PGT a Legnano, Laffusa presiede al posto di Silvestri, improvvisamente in conflitto d’interesse
Il cambio ha generato più di un dubbio sulla validità della precedente seduta del 14 novembre. Vicenda Teatro Tirinnanzi, l'assessore Bragato non risponde in maniera approfondita alle interpellanze e si apre un caso
Non finiscono mai i colpi di scena quando in discussione, a Legnano, c’è il PGT. Dopo i documenti scomparsi dal sito del Comune, dopo un calendario caotico tra commissioni e consigli comunali, dopo la commissione in cui ha prevalso il concetto di autorità su quello di autorevolezza da parte della presidenza, ecco oggi la notizia del conflitto d’interesse che ha impedito a Umberto Silvestri di continuare a presiedere le sedute del consiglio comunale con all’ordine del giorno, appunto, la variante al piano generale del territorio.
La vicenda è stata affrontata, su richiesta di Francesco Toia (Lista Toia), in seduta segreta, decisa dalla vice presidente Daniela Laffusa, che ha preso il posto di Silvestri. L‘”arbitro” in aula adesso è cambiato e anche la gestione dei lavori sembra aver preso un altro indirizzo. Lo ha dimostrato la fase d’apertura, quando due interrogazioni sulla gestione del Teatro Tirinnanzi, invocate da Franco Brumana e da Francesco Toia come urgenti, sono state accolte senza tentennamenti dalla vice presidente.
Alla richiesta dei due consigliari di minoranza la risposta dell’assessore Bragato è apparsa superficiale e per nulla esauriente. Oggetto della discussione, la sentenza del TAR che ha messo in forse la stagione del Teatro Tirinnanzi. Un fatto grave, secondo Brumana e Toia, che non ha trovato l’amministrazione comunale pronta a dare risposte. A che punto è adesso la gara riaperta? Si intende procedere a un accordo tra le società interessate? Perchè non si è intervenuti prima? Perchè il comune è rimasto in contumacia? Perchè l’atteggiamento dell’assessore si è dimostrato refrattario?
Brumana e Toia hanno incalzato l’assessore, ma risposte non ce ne sono state. Almeno nella modalità richiesta, così Toia ha parlato chiaramente di un triplice danno: erariale, culturale e di immagine.
Dopo la seduta segreta, alle 22.40, i lavori sono ripresi con l’esame dei 58 emendamenti presentati dalle minoranze. Il muro contro muro è ripartito, puntuale sui primi documenti. Il silenzio dell’assessore Fedeli; l’atteggiamento “muscolare” di qualche consigliere di maggioranza; il ripetersi continuo di domande, richieste, dubbi già manifestati in altre sedi da parte delle minoranze hanno agitato gli animi e portato di nuovo a una “guerra totale” e alla bocciatura di tutti gli emendamenti.
Alla fine resta più di un dubbio. La prima seduta sul PGT, quella del 14 novembre, si è svolta regolarmente, considerato che era stata presieduta da Silvestri? Allora, non esisteva il conflitto d’interesse? Un’altra perplessità. Il successivo calendario delle tre convocazioni per il 21, 27 e 28 novembre del consiglio comunale porta sempre la sua firma. Tutto regolare anche per questi atti?
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