Minoranza e maggioranza a Legnano giocano a rimpiattino, fuori dall’aula prima l’una e poi l’altra
Ancora un consiglio comunale infuocato. Prima è stata la minoranza a lasciare l'aula in segno di protesta, poi è toccato alla maggioranza uscire per arrivare alla sospensione della seduta. Resta un dubbio, ma il 30 settembre è davvero il termine ultimo per approvare il bilancio consolidato 2022?
Il rapporto tra maggioranza e minoranza ha sùbito una ulteriore brusca frenata in consiglio comunale questa sera, giovedì 28 settembre. L’equilibrio, fin dal giorno dopo le elezioni nell’ottobre 2020, è stato incerto. Oggi, è mancato totalmente. Infatti, in questa seduta, minoranza e maggioranza hanno giocato quasi a nascondersi, fuori dall’aula prima l’una e poi l’altra. Un andamento che sta diventando troppo spesso una negativa abitudine a Legnano, considerato che lo scorso 1 settembre era stata ancora la maggioranza ad abbandonare l’incontro sul tema della tariffa puntuale.
La rottura nel momento in cui si sarebbe dovuto discutere la variazione al bilancio di previsione 2023-2025 e il bilancio consolidato 2022. L’intervento di Letterio Munafò (Forza Italia) ha spiegato la ragione per cui i gruppi di minoranza avrebbero lasciato l’aula «Non abbiamo ricevuto i documenti nei tempi necessari per il loro esame», una motivazione smentita dall’assessore alla partita Luca Benetti.
Già in apertura, comunque, un po’ da tutti i gruppi di minoranza erano state lanciate accuse al sindaco Radice, al presidente del consiglio Silvestri, alla presidente della commissione città futura Borgio, colpevoli di impedire in modalità diversa una discussione costruttiva e di non avere rispetto della opposizione. Dichiarazioni d’apertura di fuoco, anche se con toni pacati, pronunciate soprattutto da Munafò (FI), C.Toia e Laffusa (Lega), F.Toia (Lista Toia), Amadei (Gruppo misto).
L’uscita dal consiglio da parte delle minoranze ha indotto il sindaco Radice a prendere le difese di Silvestri: “Spero che la minoranza capisca che è stata fatta una scelta, quella di un presidente che sta conducendo nel migliore dei modi un’aula difficile – così il primo cittadino -. Io la ringrazio, Silvestri, per l’enorme difficoltà in cui si sta dibattendo. Lei sta cercando di riportare un clima di rispetto, dopo un presidenza nei primi mesi (quella di Federico Amadei, ndr) che ha forzato molte parti del regolamento e i cui effetti negativi oggi si vedono”. Pensiero, doveroso ricordare, opposto a quello che era stato proposto nel luglio 2021 quando ad Amadei erano stati rivolti ringraziamenti “per aver svolto il ruolo con senso delle istituzioni e con un equilibrio riconosciutogli dalle stesse minoranze”.
Finito tutto qui? Per niente. Il bello doveva ancora venire, quando, dopo la presentazione da parte dell’assessore Benetti del bilancio consolidato 2022, un tentativo del sindaco Radice di ridare equilibrio al consiglio comunale ha rianimato la discussione. La seduta è stata sì sospesa e rinviata, ma questa volta al loro posto sono rimasti i consiglieri di minoranza, mentre ad andarsene sono stati quelli di maggioranza, facendo venir meno il numero legale.
Un dubbio è comunque rimasto insoluto: la seduta è stata convocata questa sera, 28 settembre, perchè l’approvazione del bilancio consolidato 2022 doveva avvenire entro il 30 settembre. Adesso, l’approvazione avverrà dopo questa data. Tutto regolare?
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