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Anche Legnano dà il via libera a una nuova gestione dei rifiuti sul territorio

La delibera sulla NewCo approvata con i voti favorevoli del PD, Insieme per Legnano - Legnano Popolare, riLegnano. Contro hanno votato Movimento dei Cittadini, Fratelli d’Italia, Forza Italia. Lista Toia e Lega non hanno partecipato al voto

accam post incendio

Dopo Busto Arsizio, anche Legnano approva la delibera che dà l’ok al piano della nuova società composta da Amga, Agesp e Cap per salvare l’inceneritore di Borsano e integrarlo con il sistema di raccolta di rifiuti dei soci. Due amministrazioni di colore diverso (a Busto, centrodestra; a Legnano, centrosinistra) una identica visione sullo smaltimento dei rifiuti sul territorio. I voti favorevoli oggi, sabato 26 giugno, poco dopo mezzogiorno, del PD (che a Busto Arsizio, con i suoi consiglieri, si era dichiarato contrario), di Insieme per Legnano – Legnano Popolare, riLegnano. Contro hanno votato Movimento dei Cittadini, Fratelli d’Italia, Forza Italia. Lista Toia e Lega non hanno partecipato al voto, come sta accadendo da ieri per protestare sul ritardo nel ricevimento degli atti amministrativi. Stefano Carvelli (Lega), in realtà, ha manifestato disponibilità a un giudizio favorevole, così com’era accaduto a Busto Arsizio dove la Lega è in maggioranza, ma alla fine si è dichiarato coerente con la linea della sezione legnanese  di non partecipare al voto e così ha fatto.

Il pensiero alla base della delibera è stato espresso dal sindaco Radice: «Siamo in presenza di un atto molto importante – ha esordito il primo cittadino -, che apre una pagina storica nella politica dello smaltimento dei rifiuti sul territorio. Da anni si discute di questa vicenda. Adesso giriamo pagina e ne affrontiamo una bianca, tutta da scrivere. Non tutti abbiamo la stessa idea sul percorso che ci ha portato qui. Ma non siamo a un punto arrivo. Questo piuttosto è un punto di partenza. Da qui la mia disponibilità al confronto pubblico lanciato da Franco Brumana. E’ giusto confrontarci su cosa sia stata Accam, dibattere su un problema molto complesso. Un punto fondamentale della intera questione. Possiamo chiudere Accam, ma non l’inceneritore perchè così finirebbe in mani private che potrebbero rendere l’area una vera pattumiera. Noi puntiamo invece a una governance equilibrata con nuovi soci solidi. E siamo soddisfatti di aver messo un punto fermo, la data dell’aprile 2022 per un piano compiuto per lo sviluppo di una economia circolare».

Il dibattito si è prolungato soprattutto sugli emendamenti presentati da Franco Brumana (Movimento dei cittadini). Il consigliere d’opposizione, sempre battagliero sulla questione Accam, ha offerto uno spaccato carico di problemi di ordine legale, ambientale, imprenditoriale. Un lavoro enorme, premiato da apprezzamenti anche dalla maggioranza, che, tuttavia, ha bocciato tutti i 12 documenti, definendone alcuni “fake news anche perchè motivo di ingiustificato allarmismo”. L’atteggiamento contrario della maggioranza ha causato critiche da tutti i gruppi di opposizione, come segnale di mancanza di disponibilità e di collaborazione. Ma non si vota contro per spirito di parte – la replica della maggioranza -, si vota contro dopo un attento esame del documento.

Si tornerà in aula mercoledì 30 giugno, alle 20, per proseguire e completare l’ordine del giorno che prevede, tra l’altro, la delibera sulle tariffe della Tassa sui rifiuti e un ampio elenco di mozioni

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Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Giugno 2021
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