Sicurezza in città. Gli ultimi fatti violenti, a Legnano, sono stati affrontati sia in una recente conferenza del Circolo Carlo Borsani di Fratelli d’Italia, sia attraverso una interrogazione urgente e alcune dichiarazioni d’apertura nella seduta consiliare di venerdì 28 maggio.

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A sollecitare una discussione sul problema Gianluigi Grillo (Fratelli d’Italia) e Carolina Toia (Lega). Entrambi hanno citato casi che hanno alzato l’asticella dell’attenzione, invocando provvedimenti idonei a garanzia della incolumità dei cittadini.

La risposta del sindaco Lorenzo Radice ha preso il via dal «momento storico e dalla situazione sociale che hanno creato un fenomeno diffuso, un cambiamento profondo nei comportamenti soprattutto dei giovani. Le rinunce alle quali sono stati costretti adesso danno spazio a sfoghi esagerati. Nessuna giustificazione, ma un dato di fatto che ci ha anche indotto a confermare il Palio a settembre, offrendo un’occasione positiva ai ragazzi di socializzazione».

Di fronte a questo quadro, ha spiegato Radice, «bisogna lavorare sia con una azione preventiva, che di contenimento. Il nostro progetto, “Legnano siCura”, non è un palliativo. E’ una modalità di aggancio dei giovani perchè possano confrontarsi con educatori e capiscano che il divertimento è possibile rispettando sempre il prossimo e le regole della convivenza. Abbiamo allo studio anche altre iniziative, comprese quelle con associazioni, commercianti e privati cittadini che vogliono mettersi in gioco per quella “urbanistica tattica” che porta a riprendere possesso delle aree più critiche».

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Radice ha altresì ricordato come sia con la Prefettura, sia con le forze dell’ordine i canali sono aperti e si concretizzano con ordinanze come quella odierna in area Cantoni (cliccare qui): «La nostra Polizia Locale si sta impegnando in collaborazione con Polizia di Stato e il Comando dei carabinieri. Tutti insieme faranno in modo da aumentare il numero delle pattuglie e i controlli. Lo sforzo è enorme – ha concluso il nostro sindaco – . L’impegno è allentare la pressione e portare i nostri giovani a una vita sociale più esemplare».

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