Alpoggio e Venturini completano la Giunta
L'ufficialità nel consiglio comunale di giovedì sera - Prime scaramucce sull'assestamento di bilancio...
Tutto secondo le previsioni. La Giunta è al completo. Berti ha "timbrato il cartellino" con battute al peperoncino nei confronti di Fratus e del sindaco "ombra". Grattarola ha messo lì i primi paletti nei vari dibattiti sulle delibere. L'assestamento di bilancio ha aperto le scaramucce tra il vice sindaco Cozzi e il PD e IpL.
Gianluca Alpoggio (Lega, nella foto) e Laura Venturini (Forza Italia) sono i due assessori che completano la squadra di Fratus. Li avesse annunciati subito il sindaco si sarebbe evitato quale battuta delle minoranze. Invece, lo ha fatto parlando per ultimo in ambito delle dichiarazioni. Così, ecco Berti (Movimento X) parlare di una Giunta monca, Borgio (PD), di una Giunta a spicchi, Grattarola (M5S) ricordare che loro gli assessori li avevano ancor prima di andare al voto, altro che un mese dopo.
Gianluca Alpoggio avrà le deleghe all'Assetto e gestione del Territorio, Ambiente, Sportello Unico delle Imprese.
Laura Venturini quelle al Decoro e Arredo Urbano, Patrimonio e Opere Pubbliche.
Gianbattista Fratus ha tenuto per sè Rapporti Istituzionali, Personale, Partecipate e Comunicazione.
Tra i volti nuovi, anche quello di Alessandro Corio (Legnano al Centro) consigliere che sostituisce la dimissionaria Ornella Ferrario.
Daniele Berti, in questa fase della seduta, si è tolto subito i sassolini: "Centinaio ha deluso ed è stato punito, ma anche Fratus sta dando uno spettacolo di poca efficienza. Avete una Giunta per nulla promettente. Non penserete adesso di andare tutti in ferie? Siamo curiosi di vedere quanto ci sarà della Lega in questa amministrazione, quanto del sindaco e quanto del sindaco-ombra. Noi appoggeremo solo progetti seri e costruttivi".
Tra chi ha vivacizzato di più la riunione il pentastellato Grattarola, apparso determinato e molto più a suo agio di tanti altri suoi colleghi "remigini". I suoi interventi su Amga, la nuova Agenzia delle Entrate e della Riscossione, hanno alimentato le discussioni e offerto l'opportunità al vice sindaco Maurizio Cozzi di ribattere a Berti con un pensiero dello scrittore austriaco Stefan Zweig, "Ogni ombra è figlia della luce".
Sull'assestamento di bilancio, prima Marina Gusmeri (Insieme per Legnano, nella foto) e poi in maniera ancora più dettagliata e precisa Rosaria Rotondi (PD) hanno cercato di demolire la tesi di Cozzi, assessore alla partita, avanzata in ambito di conferenza dei capigruppo e ribadita ieri sera secondo cui i 23 milioni lasciati in eredità dalla amministrazione Centinaio non sarebbero in realtà nemmeno la metà. Prime scaramucce che hanno portato tutta l'opposizione ad astenersi nella votazione.
"Non abbiamo conoscenza di partite decisive per valutare le politiche di bilancio", la motivazione manifestata da Rotondi.
"Permanendo alcune incognite politiche che potrebbero modificare il bilancio, noi ci asterremo", ha invece affermato Gusmeri.
Cozzi aveva ampiamente spiegato che l'assestamento era imposto dalla legge. Una manovra tecnica su un documento proposto in definitiva dalla precedente amministrazione, "noi non abbiamo toccato nulla – ha specificato l'assessore al bilancio – e tutte le opere pubbliche programmate sono ancora presenti. Ma non parliamo di un bilancio perfetto, come viene definito da chi oggi è alla opposizione e prima al governo, perchè, e lo dice il ragione capo, siamo borderline con gli equilibri".
A dare man forte a Cozzi soprattutto Letterio Munafò (Forza Italia) che ha bacchettato sia l'opposizione ("non solo quando eravate voi al governo non avete fatto nulla, ma avete anche sbagliato tutto"), sia il presidente Guarnieri, per aver permesso troppe volte al pubblico di applaudire questo o quell'intervento da ambo le parti dell'assemblea.
Adesso, tutti in vacanza? Più o meno. Fratus (quasi accogliendo l'invito di Berti) si è preso solo qualche giorno settimana prossima, poi sarà lui il sindaco anche nel mese d'agosto.
Annotazioni finali. In apertura ricordate le figure di Falcone e Borselllino, con un pensiero e un minuto di silenzio.
Quindi, siamo solo all'inizio e qualcosa va oliato meglio nei meccanismi di gruppo, altrimenti non si spiega perchè nella delibera della nuova Agenzia delle Entrate e della Riscossione due esponenti del PD (Borgio e Amadei) hanno schiacciato il pulsante dell'astensione e altri due democratici (Rotondi e Taormina) quello del voto a favore.
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