Anche Arese aderirà al Controllo Del Vicinato? Ancora non c'è nulla di certo, ma diversi dettagli indicano che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Michela Palestra è intenzionata ad approfondire il progetto già attuato in 200 Comuni italiani. Un'attività, questa, ancora poco diffusa nel Rhodense, ma attuata già da diversi Comuni dell'Alto Milanese.

Il progetto, nato negli Stati Uniti a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, è arrivato in Europa all'inizio degli anni Ottanta e prevede l'auto organizzazione tra i vicini per controllare l'area intorno alla propria abitazione. Un'attività, questa, segnalata grazie alla collocazione di appositi cartelli e che ha lo scopo di comunicare a chiunque passi nell'area interessata che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato si dimostrerà attento e consapevole a ciò che avviene all'interno del quartiere. Gli occhi degli abitanti di quella determinata zona, infatti, fungeranno da deterrente per scoraggiare chi volesse compiere furti o altri illeciti come graffiti, scippi, truffe o altri atti di vandalismo. Un progetto questo che, naturalmente, non si sostituirà all'attività svolta delle forze dell'ordine ma che potrà semplificare l'importante lavoro da loro svolto nel territorio.

La volontà dell'amministrazione di approfondire la conoscenza su questo progetto è racchiusa in una proposta di deliberazione dello scorso 11 gennaio. Lo scopo della giunta, che ha già contattato Walter Valsecchi, responsabile del Controllo Del Vicinato per l'Alto Milanese e membro del comitato esecutivo nazionale, è quello di promuovere una maggiore sensibilizzazione tra i cittadini rispetto ai temi legati alla legalità e di attenuare il senso di insicurezza che si è diffuso nel territorio negli ultimi tempi a causa dei non rari episodi di microcriminalità registrati ad Arese. Tra gli obiettivi, come si legge nel documento pubblicato sull'albo pretorio, anche il potenziamento delle attività delle forze dell'ordine impegnate nell'attività di prevenzione degli eventi di microcriminalità e di vandalismo, rispondere alle esigenze dei soggetti più deboli e gli anziani e rafforzare la coesione sociale attraverso la creazione di reti e relazioni di vicinato.

"Per il momento nulla è ancora stato definito. Ho già incontrato il comandante e il vice comandante della Polizia locale e l'assessore alla Sicurezza per presentare loro tutti i dettagli sul Controllo Del Vicinato. Stiamo lavorando per organizzare un'assemblea pubblica per presentare il progetto anche ai cittadini e bisognerà capire se la popolazione è davvero motivata a realizzare questa attività. Vista la struttura del territorio di Arese sarebbe perfetto avere un blocco per ognuno dei residence presenti in città" spiega Valsecchi (nella foto). Il responsabile del Controllo Del Vicinato per l'Alto Milanese poi aggiunge: "Grazie a questa attività i cittadini potranno osservare e segnalare ciò che accade nella loro zona di competenza. La segnalazione sarà poi inoltrata dal responsabile di quel territorio alla Polizia locale o ai Carabinieri e verrà anche comunicata nella chat di Whatsapp che, solitamente, comprende anche un membro della giunta o un agente della Polizia locale. Sottolineo che siamo contrari alle ronde e che il nostro scopo non è sostituire ma, piuttosto, aiutare le forze dell'ordine attive nel territorio. I partecipanti al Controllo Del Vicinato, inoltre, frequenteranno anche dei corsi che permetteranno loro di capire quali sono gli atteggiamenti giusti da seguire quando noteranno, per esempio, la presenza di una macchina sospetta. Non è un nuovo modo di fare sicurezza ma, semplicemente, un ritorno a quella che era la realtà dei cortili e alla socializzazione tra i residenti di una determinata area".