Radice invoca Venegoni in difesa delle ciclabili a Legnano e scoppia la polemica
La Lega: "Una mancanza di rispetto per i cittadini che hanno opinioni diverse". Brumana: "Radice, se proprio vuole chiedersi cosa farebbe ora Venegoni, consideri anche la possibilità che lo manderebbe a quel paese"
Non è piaciuta a tutti l’invocazione lanciata dal sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, alla commemorazione di Mauro Venegoni in tema di ciclabili a Legnano: «Io mi chiedo e vi chiedo – aveva detto Radice – cosa penserebbe Mauro Venegoni sui grandi temi dei nostri giorni e come si comporterebbe. Forse si batterebbe per le grandi questioni ambientali che tutti dicono di avere a cuore ma che tanti, troppo spesso, decidono di rinviare perché c’è sempre qualcosa di più importante? Che cosa direbbe di fronte a chi dice, facendo un piccolo e banale esempio, “io sono per l’ambiente ma le piste ciclabili qui, davanti a casa mia, proprio qui, non vanno bene”?.
80 anni dall’uccisione di Mauro Venegoni, a Cassano Magnago il ricordo del partigiano
In giornata, Lega Legnano e Brumana con i cittadini sono insorti. «Il sindaco Radice – così una nota leghista – ha nuovamente scelto di trasformare un momento di memoria e rispetto in una vetrina per la sua propaganda politica. Da un evento che avrebbe dovuto unire e onorare la storia, siamo scivolati in un discorso che, purtroppo, ha parlato più di “politica di oggi” che di valori condivisi. Commemorare significa ricordare, non attaccare. È poco rispettoso che, in un’occasione così importante per la nostra città, Radice si sia permesso di insinuare che chiunque critichi le sue piste ciclabili sia “un codardo.” È una caduta di stile, ma soprattutto una mancanza di rispetto per i cittadini che hanno opinioni diverse e per i quali la sicurezza e l’efficacia di questi progetti sono reali punti di discussione».
«Caro sindaco – l’appello della Lega -, il rispetto per chi ha sacrificato la vita richiede che si metta da parte la politica di parte. Legnano merita che il suo passato venga onorato senza scivolare nella propaganda. Ai cittadini, lasciamo invece il diritto di esprimere liberamente le loro opinioni senza ricevere etichette inappropriate».
Ancora più duro Franco Brumana, che si è affidato ai social per la sua reprimenda: «Siamo assuefatti alla continua propaganda e alla intolleranza del dissenso, troppe volte dimostrate dal sindaco , ma in questa occasione solenne, nella quale con la fascia tricolore rappresentava la cittadinanza legnanese e’ stata inaccettabile la strumentalizzazione di un martire della libertà per polemizzare contro chi ha criticato le nuove piste ciclabili in alcune vie di Legnano perché sono frutto di scelte assurde e adottate a tavolino senza un’adeguata analisi dei luoghi e delle necessità . Se proprio vuole chiedersi cosa farebbe ora Venegoni consideri anche la possibilità che lo manderebbe a quel paese».
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