Costituzione, Democrazia, Resistenza, Anpi Gorla Minore racconta ai bambini delle primarie il 25 Aprile
Le classi quinte delle primarie di Gorla Minore hanno incontrato alcuni volontari della sezione Anpi gorlese per un laboratorio dedicato al 25 Aprile. Emozione per la testimonianza di Natale Perin, staffetta partigiana e medaglia di bronzo per la Resistenza
“Lo sapete perché la data del 25 Aprile è segnata in rosso sul calendario e perché non si va a scuola?”: con questo interrogativo è iniziato l’incontro fra alcuni membri della sezione Anpi di Gorla Minore e le classi quinte della scuola primaria gorlese.
Anche quest’anno, come previsto nel Piano di studio e in accordo con i docenti dell’istituto, i volontari hanno condiviso con i giovani studenti momenti importanti di scambio e riflessione, in vista della ricorrenza della Festa della Liberazione.
Con un linguaggio semplice, lavori di gruppo e con l’ausilio di filmati, gli incontri hanno puntato a coinvolgere i bambini, in modo da renderli più consapevoli dinanzi alla storia d’Italia e ad un passato che i loro nonni o bisnonni hanno conosciuto da vicino.
«Ogni anno andiamo nelle scuole per incontrare i bambini delle classi quinte – spiega il presidente di Anpi Gorla Minore Paolo Airoldi – per raccontare loro cosa furono guerra e dittatura e perché tante persone vollero impegnarsi in nome della libertà e della democrazia per liberare l’Italia dal regime nazi-fascista. Ogni volta restiamo stupiti di quanto interesse mostrino i bambini, capaci di cogliere il nostro messaggio. Un’attenzione manifestata nei nostri riguardi che, anche le stesse insegnanti, hanno più volte evidenziato».
Oltre ai focus sulla Costituzione, la rilevanza del voto e della partecipazione e la descrizione di cosa fu il Fascismo, uno dei momenti più partecipati è l’ascolto della testimonianza di Natale Perin, gorlese medaglia di bronzo per la Resistenza: «Ogni anno, immancabilmente, il signor Natale ci raggiunge durante gli incontri a scuola e dedica il suo tempo a spiegare cosa lo convinse a impegnarsi come staffetta partigiana. I giovanissimi studenti lo ascoltano stupiti e restano sempre incuriositi dal poter ammirare la sua medaglia».
«Ciò che cerchiamo di fare – prosegue Airoldi – è farli riflettere sull’età di Perin durante la Resistenza, circa 13 anni – quindi poco più grande di loro – e su come, nonostante fosse un ragazzino, decise di rischiare la vita nella lotta contro il regime nazi-fascista. Il nostro Natale compirà 93 anni a dicembre, ma non è mai stanco di far riflettere le giovani generazioni su quanto la guerra e la privazione della libertà portate dal fascismo fossero dure. Anche guardando all’attualità della guerra oggi, con i conflitti in corso, abbiamo cercato di portare nelle scuole il racconto di quella che è stata la storia, la nostra storia, invitando infine gli studenti a partecipare alle celebrazioni del 25 Aprile».
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