Assoluzione Fratus, il consigliere Brumana: “Congratulazioni, ma si evitino mistificazioni”
Per Brumana si è conclusa una vicenda penale, drammatica per gli imputati e per l’intera città. Nel contempo il politico ricorda che la sentenza della Corte di Appello non è disponibile: «ogni valutazione in proposito deve essere oltremodo prudente»
«Si è conclusa una vicenda penale, drammatica per gli imputati e per l’intera città, ma la solidarietà per i patimenti ingiustamente subiti non può intaccare il giudizio politico». Così è intervenuto Franco Brumana, leader del Movimento dei cittadini in merito all’assoluzione per l’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, il suo vice Maurizio Cozzi e l’ex assessore alle Opere Pubbliche Chiara Lazzarini. Il politico legnanese ha definito le misure coercitive della carcerazione per uno di loro e degli arresti domiciliari per gli altri due «esagerate rispetto ai capi di imputazione: hanno inflitto sofferenze gravi e ingiustificate. Sono stati condannati in primo grado e assolti in appello a seguito di diverse interpretazioni giuridiche dei fatti accaduti». Nel contempo Brumana ricorda che è ancora troppo presto per tirare conclusioni in quanto la sentenza della Corte di Appello non è disponibile «quindi mancando per ora la motivazione che verrà redatta in seguito, ogni valutazione in proposito deve essere oltremodo prudente».
Visti i tanti interventi pro e contro sulla vicenda, che in queste ore si sono susseguiti il consigliere ha voluto ricordare gli accadimenti di allora, precisando che la giunta Fratus era in realtà andata in crisi nel momento in cui stava subentrando Lazzarini. «La notizia dell’assoluzione ha però dato avvio a molti commenti che hanno mistificato l’accaduto oltre che allo scatenamento sui social di affermazioni becere e aggressive contro chi a suo tempo si era battuto per ripristinare la legalità nell’amministrazione comunale – afferma Brumana -. Sono intervenuti lo stesso Salvini oltre che altri esponenti della Lega per dichiarare che la giunta FRATUS era caduta a seguito dell’azione penale. Queste affermazioni sono false e strumentali. La giunta di Fratus era implosa su sè stessa per la scandalosa incompatibilità di un assessore che era in causa contro AMGA , che aveva richiesto un risarcimento di oltre 20 milioni per i danni arrecati nelle sue precedenti funzioni di presidente di questa società. La maggioranza dei consiglieri comunali si era dimessa e quindi il consiglio doveva essere sciolto e la giunta doveva decadere. Invece con un atto palesemente illegittimo Fratus aveva fatto intervenire il difensore civico regionale che aveva surrogato uno dei consiglieri dimissionari. Questa surroga è stata poi annullata dal TAR». Ripercorrendo quei momenti Brumana ha precisato che Fratus è stato arrestato quasi due mesi dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri e quindi «quando ormai il destino della sua giunta era inevitabilmente segnato. Ha resistito con vari espedienti illeciti e inefficaci finché lo stesso Salvini ha chiesto al presidente della Repubblica di sciogliere il consiglio e di fare decadere di conseguenza la giunta . La vicenda penale quindi non ha avuto alcuna influenza sulla caduta di Fratus e il Comitato Legalità che aveva avviato la causa al TAR ed aveva assunto iniziative pubbliche contro Fratus non ha mai utilizzato gli arresti del sindaco e degli assessori per raggiungere il suo scopo. Ora la solidarietà per i patimenti ingiustamente subiti non può intaccare il giudizio politico inevitabilmente e pesantemente negativo su quanto è accaduto e sulla giunta Fratus».
Il Comitato Legalità a Legnano, ricordiamo, soltanto nel settembre 2021, un anno dopo la condanna in primo grado di Fratus e C, decideva di chiudere la sua attività e la pagina social. «Lo scopo di ripristinare la legalità nei confronti della giunta Fratus e’ stato raggiunto. La questione della legalità permane, anche se in altre forme e nei confronti di altre controparti , ma non può essere affrontata con questo comitato», il commento finale dei promotori.
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