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“Le scuse non bastano. La verità, tenace, è riuscita ad emergere”

Il primo partito a far sentire la propria voce è la Lega, "casa politica" di Gianbattista Fratus, che con una nota esprime tutta la propria soddisfazione per l'assoluzione, ma anche l'amarezza per i 5 anni trascorsi

legnano lega

L’assoluzione in appello dell’ex sindaco Gianbattista Fratus, del suo vice Maurizio Cozzi e dell’ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini scatena le reazioni della politica legnanese, e non potrebbe essere altrimenti.

Il primo partito a far sentire la propria voce è la Lega, “casa politica” di Gianbattista Fratus, che con una nota esprime tutta la propria soddisfazione per l’assoluzione, ma anche l’amarezza per i 5 anni trascorsi dal terremoto giudiziario che ha portato ai processi.

«Le scuse non bastano. Sono passati cinque lunghissimi anni. Alla fine, la verità, tenace, è riuscita ad emergere. Non è sempre scontato che il castello di accuse costruite ad arte, dopo aver distrutto il nemico politico, si accartocci su se stesso crollando. Ci è voluta molta pazienza abbinata alla professionalità dei legali per sgretolare un pezzo per volta le infamanti accuse. Per noi è finita così, con una sentenza di assoluzione, non grazie a qualche cavillo procedurale, ma con una piena e cristallina certificazione di non colpevolezza. Gianbattista è innocente, nei siamo felici, ne eravamo sicuri sin dal primo giorno», scrive la Lega di Legnano.

«Nel frattempo un uomo per bene è stato distrutto. Sicuramente sul fronte pubblico, il fango ha fatto il suo effetto, ma quello che più ci lascia amareggiati è che questa disavventura, figlia di una esigenza esclusivamente politica, ha colpito nell’intimo gli equilibri di una famiglia. Niente tornerà come prima. Il dolore, la paura, lo sconforto patiti in questi lunghi anni non potranno essere risarciti. Il vero limite del nostro sistema giudiziario è che di fronte anche ad un errore enorme nessuno pagherà. Vi è assoluto bisogno di maggiore garantismo, bisogna lavorare per l’affermazione di una vera civiltà giuridica. Eravamo in prossimità delle elezioni europee del 2019. Evidentemente serviva un colpo di scena. E così che si è iniziato a pianificare un bel arresto ad orologeria, di quelli che finiscono su tutte le prime pagine. Servono indizzi di reato e quindi si va a raccogliere un bel pacchetto di intercettazioni che selezionate ad arte, costituisco le solide fondamenta dell’accusa. Tutto questo cemento ci ha messo ben cinque anni per trasformarsi in carta pesta. Nel frattempo l’interesse pubblico è stato fortemente messo in discussione, Legnano ha dovuto rinunciare ad un sindaco onesto, ha subito la nomina di un commissario incapace di gestire le priorità della città ed è andata ad elezioni amministrative piena del fango generato da accuse infondate», prosegue la nota leghista.

«Sono stati e continuano ad essere anni bui, il peccato originale nasce negli uffici di un magistrato che dovrebbe servire il paese e che nel migliore dei casi ha commesso gravi errori. Siamo sicuri che nessuno dei paladini della giustizia, quelli che prontamente sono scesi in piazza o hanno costituito comitati per la legalità, avrà l’onestà di scusarsi per le ingiurie gratuite sprecate all’indirizzo di un uomo onesto. A distanza di cinque anni sul fronte della magistratura poco è cambiato, anzi, continuano ad emergere episodi estremamente preoccupanti. Troppo spesso chi dovrebbe essere super partes risulta militante. A breve le elezioni europee torneranno ad occupare l’attenzione mediatica. Vi auguriamo di non subire quello che è capitato a noi. Ringraziamo Gianbattista per essere riuscito a resistere», chiosa la Lega Legnano – Salvini Premier.

Anche i consiglieri regionali della Lega Silvia Scurati e Fabrizio Cecchetti commentano l’assoluzione di Fratus e dei suoi assessori Lazzerini e Cozzi.

«Sono felice per la piena assoluzione pronunciata dalla Corte d’Appello di Milano nei confronti dell’ex sindaco leghista di Legnano Gianbattista Fratus, assolto da tutte le accuse, compresa quella di corruzione elettorale per le amministrative del 2017. Sono felice per la piena assoluzione di un amico, di un galantuomo, di una persona perbene come Fratus, cui il tempo ha restituito giustizia, dopo cinque anni di inferno. Resta l’amarezza che questa giustizia arrivi appunto dopo cinque anni, dopo che la carriera politica di Fratus – che ricordiamo venne arrestato – è stata distrutta, dopo che la Lega ha perso il sindaco di una città importante come Legnano per un’accusa poi risultata infondata», dichiara l’on. Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier.

«Sono felice per l’assoluzione in appello dell’ex Sindaco Fratus, una persona perbene e soprattutto un amico sul quale io, come tanti altri, non abbiamo mai avuto dubbi. Un’ottima notizia che conferma però, ancora una volta, la strumentalizzazione di certe inchieste che hanno rovinato per anni carriere politiche e avuto la conseguenza di far cadere l’amministrazione, quella leghista di Fratus, del Comune di Legnano. Per fortuna il tempo è galantuomo, ma qualcuno dovrebbe chiedere scusa», commenta il consigliere regionale della Lega Silvia Scurati.

«Siamo felicissimi dell’assoluzione di Gianbattista Fratus in appello. Il verdetto conferma quanto sostenuto dalla Lega fin dall’inizio, dimostrando la correttezza dell’operato dell’ex Sindaco di Legnano. La Lega ha sempre creduto nell’onestà di Fratus, sostenendo la sua integrità e difendendo la sua reputazione. Ora che arriva la riprova della sua innocenza, ci uniamo a lui nel festeggiare questo grande risultato. Tuttavia, Legnano ha perso un bravo sindaco leghista e la macchina mediatica ha fatto il resto per portare la sinistra alla guida della città. Questo è un punto sul quale tutta la politica dovrebbe fermarsi a riflettere. Infine, sarebbe bello che da molti arrivassero le dovute scuse. Purtroppo questi anni di sofferenza a Gianbattista e alla sua famiglia non verranno restituiti», afferma il segretario provinciale della Lega, Alessio Zanzottera.

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Pubblicato il 19 Gennaio 2024
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