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Ex caserma di via Cadorna a Legnano, torna l’idea di Centinaio per una “cittadella della sicurezza”

Scartata l'ipotesi di un'area per attività sportive e negata pure la richiesta delle minoranze di farla tornare un ambito di trasformazione, aprendo quindi alla possibilità di costruire

caserma legnano

Nessuna cittadella dello sport, come negli anni si era preventivato tra le varie opportunità, ma unicamente uno spazio destinato a servizi e funzioni pubbliche con valenza sovracomunale: è l’intento dell’amministrazione comunale per l’ex caserma di via Cadorna. Seguendo la stessa logica utilizzata per il comparto del vecchio ospedale, l’area, nella proposta di PGT, non figura più come un ambito di trasformazione ma come area a servizi.

«La caserma è sempre stata il grande “buco” nero delle programmazioni urbanistiche degli ultimi vent’anni, ossia da quando la struttura non è più utilizzata -nota Lorena Fedeli, assessore alla Città futura -. Si ipotizzava la via della vendita a privati che avrebbero potuto trasformarla insediandoci residenza, attività produttive, commercio e servizi pubblici. La nostra visione è diversa: pensiamo che questa grande area debba rimanere pubblica e ospitare servizi su scala sovracomunale. Il nuovo PGT punta su tre concetti importanti: flessibilità, rigenerazione e sostenibilità. Per la Caserma la rigenerazione assume un’importanza fondamentale. Da troppi anni questo spazio è chiuso con effetti negativi per tutta la città e in particolar modo per il quartiere Canazza che, trovandosi tra l’autostrada, il dislivello dei Ronchi e il salto di quota di via Melzi, vede in quest’area un’ulteriore barriera alla sua riconnessione con la città. La riqualificazione delle aree, a nostro avviso, non deve avvenire solo al loro interno, ma deve essere l’occasione per riqualificare anche i quartieri che gli stanno attorno. Riuscire in questo obiettivo sarebbe un altro tassello qualificante nel disegno di quella città pubblica e attrattiva cui vogliamo dare forma con il nuovo PGT».

Dal 2021 l’amministrazione comunale ha lavorato perché si facesse chiarezza sulla proprietà di questo complesso mantenendo nel tempo un dialogo costante con l’Agenzia del Demanio che ha individuato questa area dismessa per dare corso a un’importante riorganizzazione della formazione dei Vigili del Fuoco. Un obiettivo, questo, contenuto in un ordine del giorno approvato in commissione Senato nell’aprile 2022, che impegnava il Governo a considerare proprio la possibilità di riqualificare l’ex caserma di Legnano realizzandovi un centro di formazione dei Vigili del fuoco. Un’idea, quindi, vecchia di oltre dieci anni e che aveva già vivacizzato la Giunta Centinaio in questa direzione.

IN CASERMA LA CITTADELLA DELLA SICUREZZA

«Rivitalizzare questa struttura è una scommessa urbanistica di fondamentale importanza per Legnano – sottolinea Fedeli – ; nel PGT abbiamo posto le basi per ridarle una vocazione di respiro sovraterritoriale attraverso un utilizzo stabile e non legato alle emergenze. Inoltre riqualificare l’area, in questo caso, significherebbe creare vere opportunità per il territorio e la formazione dei giovani; un elemento, questo, che per noi resta centrale, sia qui sia in un’area industriale dismessa come l’ex Manifattura. Anche in questo caso, come per il vecchio ospedale, la richiesta delle minoranze di far tornare l’area un ambito di trasformazione, aprendo quindi alla possibilità di costruire, ci sembra sbagliato: perderemmo un’occasione per rigenerare un bene storico, dare servizi al territorio in chiave di sicurezza, creare opportunità e un indotto importante per la nostra città».

La storia della caserma: la realizzazione del complesso, che si estende su quasi 70mila metri quadrati, è databile in un periodo compreso tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta del ‘900. Risale al 6 dicembre 1938 l’acquisto dell’area da parte del Comune di Legnano “per la costruzione della Caserma per il Regio Esercito”. I primi disegni redatti dall’Ufficio Progetti della Direzione Generale del Genio del Ministero della Guerra sono del 13 ottobre 1936, mentre gli esecutivi sono datati 23 novembre 1939 e portano il timbro dell’impresa “Ing. A. Morganti” di Milano. La caserma ha chiuso i battenti nel settembre 2005

Redazione
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Pubblicato il 27 Novembre 2023
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