Il giorno dopo del consiglio comunale di Legnano ritrova vivacità espressiva in un commento affidato ai social di Carolina Toia, capogruppo della Lega, con un inizio dedicato alla interruzione perchè “con ogni probabilità, la maggioranza si è spaventata di fronte ai banchi vuoti della minoranza proprio quando in discussione c’era un tema importante come quello del bilancio consolidato. Eppure la legge dei numeri -come sempre del resto- anche ieri sera avrebbe dato ragione alla giunta Radice! Quei numeri così decisivi quando si vogliono mettere a tacere le opposizioni, ieri sera hanno magicamente perso di importanza”.

Minoranza e maggioranza a Legnano giocano a rimpiattino, fuori dall’aula prima l’una e poi l’altra

Anche il tentativo del sindaco Radice d ricomporre i contrasti ha lasciato in Carolina Toia più perplessità che non apprezzamenti, quando scrive: «Forse il nostro sindaco ha ritenuto che, politicamente, sarebbe stato sconveniente approvare una delibera di consiglio così importante, con i soli voti dei compagni della maggioranza. Ha forse cercato, ancora una volta, di ‘mascherare’ con del falso buonismo il suo non essere democratico? Ma davvero pensa che i legnanesi non abbiano compreso, dopo ben tre anni, quale sia il Modus operandi del primo cittadino e della sua giunta?»

Su questa linea è definito poi «imbarazzante e poco rispettoso è stato aver speso oltre due ore nella conferenza dei Capigruppo del 18 settembre per discutere della scadenza perentoria del 30 settembre, sulla delibera del bilancio consolidato delle partecipate, e trovarsi giovedì sera, con il solito volo pindarico di sindaco e presidente del consiglio, a posticipare il tutto al 10 ottobre. Ma come? Non era perentorio il termine del 30 settembre? Non occorreva tassativamente votare entro il 30 settembre? Non abbiamo convocato il Consiglio il giovedì 28 proprio per garantire il rispetto di questo termine?»