Urbanistica a Legnano, la controreplica di Brumana : “Il sindaco smetta di sproloquiare sui sogni e pensi a fatti concreti”
L'invito del consigliere di opposizione: "Basta banalità generiche e piuttosto un cambiamento di rotta con la richiesta di idee concrete e realizzabili"
Prosegue a suon di comunicati il batti e ribatti tra Franco Brumana, leader del Movimento dei cittadini, e l’amministrazione comunale sul diverso modo di intendere l’urbanistica a Legnano e, in particolare, sulla richiesta di dimissioni dell’assessore Fedeli.
In mattinata, il sindaco Lorenzo Radice aveva replicato a Brumana proprio dopo la rinnovata pretesa perchè l’arch. Fedeli lasciasse l’incarico: «A chi grida “dimissioni” per una presunta incapacità in materia urbanistica, dico di farlo 10, 100, 1000 volte: perché ogni volta ci chiariranno che abbiamo due visioni fortemente diverse dell’urbanistica e delle sue finalità», la risposta del primo cittadino.
No alle dimissioni assessore all’urbanistica, Radice: “Al lavoro per una città sociale”
In serata, Bumana ha subito controreplicato con una lunga serie di ragioni per richiedere le dimissioni dell’assessore. Eccole:
– la negligenza che ha determinato la scadenza del Documento di Piano del PGT e la conseguente destinazione di zona bianca per gli ambiti di trasformazione e cioè per le aree dismesse, che sono quelle più importanti per la pianificazione urbanistica;
– la perdita erariale per il minor incasso dell’IMU;
– l’approvazione “segreta” da parte della Giunta, senza nemmeno informare né il Consiglio Comunale né la Commissione urbanistica, del documento di indirizzo generale del PGT, privo di contenuti e di idee, ma zeppo di proclami astratti e propagandistici;
– la bocciatura da parte della Giunta della riduzione da 150 a 50 mila metri cubi della volumetria dell’area ex Pensotti;
– la risposta in Consiglio Comunale all’interrogazione sull’area ex Pensotti, che ha espresso la preferenza per il precedente progetto di 150 mila cubi ed il rifiuto di portare in Commissione Urbanistica la questione perché ritenuta poco importante;
– l’elaborazione di un documento di inquadramento generale solo per l’area ex Gianazza e non per le aree dismesse più importanti;
– la perdita del parcheggio della ex Tosi per le mancate risposte al Commissario straordinario;
– il mancato avvio di una contrattazione urbanistica partecipata sulle aree dismesse;
– la totale carenza di idee progettuali sulle aree dismesse, per le quali l’assessore si limita ad attendere le proposte degli operatori.
«Invitiamo il Sindaco a smetterla di sproloquiare sui sogni urbanistici con banalità generiche, sulle quali siamo tutti d’accordo, nonché a prendere atto che la differente visione di chi chiede un cambiamento di rotta consiste nella richiesta di idee concrete e realizzabili, di diligenza, di serietà, di impegno e di partecipazione», la conclusione di Brumana che si appresta dare di nuovo battaglia in sede di consiglio comunale, quando il PGT dovrà pur sempre approdare.
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