Quel viso che sapeva trasmettere serenità ma al tempo stesso tensione e sincerità rimarrà impresso per sempre nelle migliaia di persone che lo hanno conosciuto. Carlo Stelluti se n’è andato in modo discreto, nella notte, tra martedì e mercoledì, dopo mille battaglie vinte sin da quando, sindacalista a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, si batteva nella Cisl per i diritti dei lavoratori nelle grandi fabbriche in una Milano sconvolta dal terrore e dalla violenza politica.

Stelluti, classe 1944, è stato sindaco di Bollate (2005-2010) dove si trovò a combattere contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta, in precedenza deputato per l’Ulivo (1996-2001), presidente delle Acli provinciali di Milano, candidato sindaco a Busto Arsizio per il centrosinistra nel 2011, volontario in diverse realtà associative. Il suo impegno per la legalità era stato riconosciuto anche dall’allora capo della Dda di Milano Ilda Boccassini che ne riconobbe la capacità di non cedere alla corruzione e alle lusinghe di qualsiasi tipo.

L’ultima sua fatica è stato il libro “Il coraggio di vivere i valori”, una sorta di pantheon dei valori di un politico che ha saputo attraversare tre decenni della politica italiana portando avanti sempre i principi sociali ed etici in cui credeva in modo sincero al punto che più volte si è scontrato anche con esponenti della sua stessa parte politica. I funerali si svolgeranno venerdì nella chiesa di Sant’Edoardo, alle 10,45.

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