Elezioni regionali: il nuovo consiglio regionale, gli eletti e gli esclusi eccellenti in provincia di Milano
Per la provincia di Milano dalle urne delle regionali 11 consiglieri al centrodestra, 11 al centrosinistra e due al terzo polo. Nell'Alto Milanese seggio sicuro solo per Garavaglia
Undici consiglieri al centrodestra, undici al centrosinistra e due al terzo polo. È questo il “verdetto” arrivato dalle urne delle elezioni regionali in provincia di Milano, quella che elegge complessivamente più consiglieri ma anche la più “combattuta”, con Pierfrancesco Majorino che si è fermato a meno di tre punti percentuali dal governatore eletto Attilio Fontana e anzi nel capoluogo lo ha superato.
IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE
I seggi in consiglio regionale assegnati con le elezioni sono 80: uno va di diritto al presidente eletto e uno è riservato al primo perdente tra i candidati alla presidenza, mentre gli altri vengono ripartiti con un sistema proporzionale che garantisce almeno un rappresentante ad ogni provincia. La legge elettorale regionale prevede inoltre un premio di maggioranza che varia a seconda che la coalizione vincente superi o meno quota 40% alle urne: la coalizione guidata da Attilio Fontana ha ottenuto in tutto il 54,67% e quindi si prepara a governare per i prossimi cinque anni con un “pacchetto” di 48 consiglieri.
Tra i banchi della maggioranza 22 seggi andranno a Fratelli d’Italia, 14 alla Lega, 6 a Forza Italia, 5 a Lombardia Ideale – Fontana Presidente e uno a Noi Moderati. Per l’opposizione, invece, 17 eletti tra le fila del Partito Democratico, 3 per il Movimento 5 Stelle, 2 per il Patto civico – Majorino Presidente, uno per l’Alleanza Verdi – Sinistra, 3 per Azione – Italia Viva e 4 per la Lista Moratti presidente.
GLI ELETTI IN PROVINCIA DI MILANO
Nella maggioranza a fare la parte del leone in provincia di Milano è Fratelli d’Italia, che con il 23,8% dei voti porterà al Pirellone ben sei consiglieri ma si attesta solamente come secondo partito in provincia, alle spalle di un Partito Democratico che nel Milanese “tiene” e sfiora quota 25%, pareggiando i conti con il partito di Giorgia Meloni quanto a rappresentanti tra i banchi del nuovo consiglio regionale. Si ferma al 10,62% la Lega, che conferma solo due dei sei consiglieri eletti nella passata consiliatura. Due gli eletti anche nelle fila del Movimento 5 Stelle e del Patto civico per Majorino presidente, che hanno ottenuto rispettivamente il 6,17% e il 4,91% dei voti.
Un consigliere a testa, infine, per Forza Italia (6,46%), Lombardia Ideale – Fontana Presidente (4,46%), Noi Moderati (1,21%), Alleanza Verdi – Sinistra (4,56%), Lista Moratti Presidente (6,35%) e Azione – Italia Viva (4,86%). Niente da fare, invece, per Unione Popolare, che non ha superato la soglia di sbarramento al 3% imposta dalla legge elettorale regionale per le liste che corrono in solitaria.
Detto che il nuovo consiglio regionale prenderà definitivamente forma solo dopo che Attilio Fontana avrà nominato la giunta che lo affiancherà nel suo secondo mandato da presidente, la lista degli eletti fa registrare più di un’esclusione eccellente.
Fratelli d’Italia porta tra i banchi del Pirellone da più votato Christian Garavaglia (10.392), ex sindaco di Turbigo, insieme al quale ci saranno i consiglieri uscenti Marco Alparone (7.796) e Franco Lucente (6.685), il capolista Vittorio Feltri – il più anziano tra gli eletti – e Chiara Valcepina e Matteo Forte da Palazzo Marino. Niente da fare, almeno per ora, per altri due consiglieri comunali di Milano: l’ex Forza Italia Marco Bestetti e Enrico Marcora.
Eletti nelle fila della Lega i consiglieri regionali uscenti Silvia Scurati (4.081) e Riccardo Pase (3.762), mentre “saltano” Simone Giudici, Curzio Trezzani, Deborah Giovanati. Fuori dal nuovo consiglio anche l’ex deputato Jari Colla e due assessori della prima giunta Fontana: Stefano Bruno Galli e Alan Rizzi, quest’ultimo passato al Carroccio poco prima della tornata elettorale e noto anche nel Legnanese per aver fatto parte per alcuni mesi della giunta Fratus.
Per Forza Italia, invece, confermato solo il consigliere uscente Gianluca Comazzi (7.902), con la mancata elezione sia del collega Fabio Altitonante, sia dell’ex assessore al Welfare Giulio Gallera. Lombardia Ideale sarà rappresentata da Carmelo Ferraro (1.200), mentre per Noi Moderati ci sarà Vittorio Sgarbi (873) ma non l’assessore uscente Raffaele Cattaneo.
Il Partito Democratico porta in consiglio comunale il Giovane Democratico Paolo Romano (9.249), il vicepresidente uscente del consiglio regionale Carlo Borghetti (6.675), i consiglieri dello scorso mandato Pietro Bussolati (6.334), Maria Carmela Rozza (5.345) e Paola Bocci (5.324) e Simone Negri (5.661). Niente da fare, invece, per l’ex parlamentare Paolo Cova e la consigliera comunale di Milano Diana De Marchi.
Tra le fila del Patto civico per Majorino Presidente eletti la prima cittadina di Arese Michela Palestra (3.960) e il fondatore de I Sentinelli di Milano Luca Paladini (3.790), ma non il consigliere uscente Michele Usuelli né il virologo Fabrizio Pregliasco e i consiglieri di Palazzo Marino Mauro Orso e Enrico Fedrighini. Il Movimento 5 Stelle sarà rappresentato da Nicola Di Marco (1.516) e Paola Pizzighini (753) mentre “salta” il consigliere uscente Gregorio Mammì, e per l’Alleanza Verdi – Sinistra ci sarà Onorio Rosati, candidato presidente alle regionali del 2018.
Per Azione – Italia Viva ci sarà solamente l’ex deputata Lisa Noja, mentre non ce l’hanno fatta i consiglieri regionali uscente Elisabetta Strada e Gianmarco Senna dalla Lega e l’ex europarlamentare Carmine Pacente. La civica di Letizia Moratti, infine, vede eletto Manfredi Palmeri, consigliere uscente ex Lombardia Migliore, ma non gli ex assessori regionali Valentina Aprea e Davide Boni.
I CANDIDATI DELL’ALTO MILANESE
Tra i candidati in corsa dall’Alto Milanese l'”asso pigliatutto” delle elezioni regionali è Christian Garavaglia, ex sindaco di Turbigo e unico al momento sicuro di un seggio in consiglio regionale. I giochi non sono ancora fatti però per Maira Cacucci (3.035), la seconda più votata e anche la seconda in lista tra i non eletti di Fratelli d’Italia, il cui futuro dipenderà dalle scelte di Fontana per la giunta. Chiude il podio il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello (1.855).
Supera quota mille anche il primo cittadino di Parabiago Raffaele Cucchi (1.163), mentre sfondano il muro delle 500 preferenze anche il consigliere comunale di Nerviano Massimo Cozzi (874), la consigliera comunale di Legnano Daniela Laffusa (778) e l’ex sindaco di Canegrate Roberto Colombo (677).
Più staccati la referente di Azione Legnano Paola Barbazza (452), l’ex primo cittadino di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin (443) e il consigliere comunale di Nerviano Francesco Pompa (419). Chiudono l’ex vicesindaco di Busto Garolfo Ilaria Cova (299), l’attivista del Movimento 5 Stelle Marco Zanzottera (265), la consigliera comunale di Turbigo Renata Cerutti (199) e Lucia Bertolini (26), candidata sindaco a Legnano nel 2020.
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