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“L’ambulatorio medico temporaneo a Legnano è il fallimento della sanità regionale”

La denuncia arriva Unione Popolare del Legnanese che definisce quella in corso «un’emergenza frutto di deliberate scelte politiche»

Ambulatorio Legnano

«L’apertura dell’ambulatorio medico temporaneo nel vecchio ospedale di Legnano per i residenti di Legnano e Rescaldina rimasti senza medico di famiglia, certifica in modo inequivocabile il fallimento della politica sanitaria di Regione Lombardia. Da anni era noto che, in assenza di un cambio di passo nella programmazione sanitaria, si sarebbe arrivati all’attuale situazione emergenziale, di cui si prevede un ulteriore aggravamento nel prossimo futuro». La denuncia arriva da Rifondazione Comunista – Circolo di Legnano, Unione Popolare del Legnanese che definisce quella in corso «un’emergenza frutto di deliberate scelte politiche».

Medici di base, in funzione a Legnano l’ambulatorio straordinario

«I processi di smantellamento e privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, sospinti da successivi tagli e trasferimenti di risorse dal pubblico al privato, attuati a livello nazionale ma in modo particolare in Regione Lombardia che del modello privatistico costituisce la punta di diamante in Italia, hanno prodotto – sottolinea Unione Popolare – il peggioramento drammatico della sanità lombarda che è ormai sotto gli occhi di tutti e che obbliga tanti cittadini a pagare di tasca propria le cure a cui avrebbero diritto o addirittura a rinunciare a curarsi. Per questo è urgente un’inversione di rotta, capovolgendo il paradigma privatistico lombardo e rilanciando il modello di sanità pubblica universalistica, globale, egualitaria e di qualità delineato con coraggio nella L. 833/78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale in osservanza dell’art. 32 della Costituzione Italiana, cominciando dal rilancio della sanità territoriale e di prossimità e dei servizi di prevenzione che si occupino di tutti i determinanti di salute, non solo individuali ma anche sociali e ambientali».

Secondo il partito «Case e Ospedali di Comunità non sono la risposta, se rimangono le attuali scatole vuote o se riproducono al loro interno le stesse logiche privatistiche che stanno all’origine dell’attuale crisi della sanità lombarda. La sanità nella ricca Lombardia assorbe circa l’80% del bilancio regionale. E’ ora che queste risorse tornino ad essere investite nel bene comune dei cittadini e non vadano più a far lievitare i profitti dei grandi gruppi privati della sanità lombarda»

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Gennaio 2023
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