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Famiglia senza casa, teleriscaldamento e bicipolitana tra i banchi del consiglio comunale di Legnano

Martedì 20 dicembre a Legnano torna in aula il consiglio comunale per una seduta all'insegna di interrogazioni e mozioni presentate dalle opposizioni

Consiglio comunale Lorenzo Radice

I problemi del teleriscaldamento e l’allacciamento dell’impianto al termovalorizzatore di Neutalia, gli «sciagurati interventi» per la realizzazione della bicipolitana, la situazione della famiglia senza fissa dimora più volte salita agli onori delle cronache nelle ultime settimane, la sicurezza in città. Si preannuncia l’ennesima seduta “calda” per il consiglio comunale di Legnano, che martedì 20 dicembre tornerà a riunirsi con un ordine del giorno dove, come ormai di consuetudine, a farla da padrone saranno interrogazioni e mozioni presentate dalle opposizioni.

A partire da quella che è di fatto una mozione di sfiducia al presidente del parlamentino Umberto Silvestri, del quale le minoranze – con la sola eccezione dei consiglieri Franco Brumana e Federico Amadei – hanno metaforicamente chiesto la testa presentando una proposta di revoca che lo taccia di mancanza di imparzialità. Poi la tariffa del teleriscaldamento, rispetto alla quale il Movimento dei Cittadini solleva il dubbio di «eventuali aumenti indebiti», e la «convenienza economica degli affidamenti all’azienda consortile So.Le.», messa in discussione da Fratelli d’Italia anche a Legnano dopo il recesso deciso da Canegrate.

Le opposizioni chiedono la revoca del presidente del consiglio comunale di Legnano: “Non è imparziale”

Sempre Fratelli d’Italia punta il dito anche contro la bicipolitana, chiedendo alla maggioranza arancione di Lorenzo Radice «se siano in programma iniziative atte a peggiorare ulteriormente la già precaria situazione viabilistica o se invece siano previste modifiche migliorative degli sciagurati interventi già effettuati», e contro lo stato di conservazione dell’ex Tribunale di via Gilardelli. La rappresentanza consiliare del partito di Giorgia Meloni ha anche chiesto chiarimento sullo stato di avanzamento dei lavori per la nuova sede della Protezione Civile e sulla situazione dell’impianto di riscaldamento delle scuole Tosi, e ha proposto il riconoscimento dell’Holodomor come genocidio e la condanna del comportamento tenuto da alcuni partecipanti al corteo organizzato da “Non una di meno”.

Poker di interrogazioni anche dalla Lega, che vuole risposte dai banchi della giunta rispetto alle risorse utilizzate nell’estate 2021 per trovare in tempi celeri un’abitazione in vista dell’arrivo dei profughi afghani e si chiede «se lo stesso canale non possa essere utilizzato per la famiglia legnanese» senza casa già finita al centro del dibattito durante la seduta di fine novembre. Rispetto alla situazione del nucleo familiare, peraltro, il Carroccio chiede all’amministrazione di spiegare anche «le motivazioni per cui sono state rifiutate tutte le “soluzioni” messe sul tavolo» – che vanno dall’housing senza separare il padre dal resto della famiglia all’uso degli alloggi dedicati all’accoglienza dei profughi ucraini e tuttora liberi, passando dall’utilizzo di immobili confiscati alle mafie e dal pagamento di una struttura – e se ci sia l’intenzione di «rendere meno “rigide” le penalizzanti condizioni dell’housing sociale almeno in questa situazione di così grande gravità». Dalla Lega arrivano infine richieste di chiarimenti sui problemi di illuminazione nel quartiere San Paolo e sulla ripresa dell’operazione “Strade sicure”, bocciata però nei giorni scorsi dal prefetto.

Consiglio comunale Lorenzo Radice

Dai banchi della lista Toia arriva poi la mozione protocollata nella seconda metà di novembre per lo sgombero della fabbrica abbandonata in zona Gabinelladove nel frattempo la Polizia Locale è intervenuta due volte – e un «sistema di illuminazione efficace e funzionante» in zona. Il Movimento dei Cittadini, infine, vuole dalla giunta chiarimenti sulla tariffa per l’incenerimento dei rifiuti ospedalieri all’impianto di Borsano e chiede all’amministrazione un impegno per la revoca dell’«adesione al memorandum of undestanding (stipulato tra Amga, Agesp e Cap Holding per il salvataggio di Accam, ndr) nella parte riguardante l’accordo di riservatezza» e un intervento affinché Amga «receda unilateralmente dal patto di riservatezza» e richieda a Neutalia di garantire tutte le informazioni alla Procura che sta indagando sull’impianto.

Tra una mozione e un’interrogazione, approderanno in consiglio comunale anche l’atto di indirizzo ad Amga per il progetto di allacciamento dell’impianto di teleriscaldamento al termovalorizzatore di Neutalia per la partecipazione al bando PNRR e il regolamento istitutivo della consulta dei nuovi cittadini.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Dicembre 2022
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