Cultura, giovani, bicipolitana, verde e abitare: incarichi a cinque consiglieri comunali
Il sindaco Lorenzo Radice ha provveduto con decreto a conferire a cinque consiglieri comunali incarichi a svolgere attività in ambiti specifici
Dopo la distribuzione delle deleghe contestuale alla formazione della giunta il sindaco Lorenzo Radice ha provveduto con decreto a conferire a cinque consiglieri comunali incarichi a svolgere attività in ambiti specifici.
A Luca Benetti, il più giovane e il più votato alle ultime elezioni, è stata assegnata la delega alle consulte e aggregazioni giovanili. Il giovane democratico ha già iniziato a lavorare su queste tematiche e in particolare sulla consulta giovani con l’obiettivo di coinvolgere associazioni, scuole e manieri.
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Alle politiche abitative e di housing sociale è stato incaricato Mario Brambilla, mentre la delega al progetto Bicipolitana va a Paolo Garavaglia, consigliere comunale della lista civica riLegnano che fa dell’ambiente e del potenziamento della mobilità dolce il suo cavallo di battaglia. Il progetto Bicipolitana era stato presentato dalla lista “fluo” in campagna elettorale
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Altro importante incarico “green” è stato affidato a Giacomo Pigni: al giovane democratico va la delega ai Parchi e giardini per il cui miglioramento è già partita una mappatura chiedendo “aiuto” direttamente ai cittadini.
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Infine la delega alla valorizzazione dei luoghi di cultura è stata affidata Paolo Scheriani di Insieme per Legnano
Il decreto poggia sull’articolo 22 dello Statuto comunale il quale prevede che «il Sindaco può conferire incarichi ad assessori e consiglieri comunali per riferire su determinate materie che necessitano di particolari indagini e approfondimenti e può delegare agli stessi la sottoscrizione di specifici atti nelle ipotesi consentite dalla legge”. Nelle materie specifiche i consiglieri comunali incaricati collaboreranno con il sindaco formulando allo stesso proposte e soluzioni.
Il Comune ricorda che «l’incarico non costituisce delega di funzioni e deve intendersi esclusa l’adozione di atti a rilevanza esterna o di atti di gestione spettanti agli organi burocratici». Per lo svolgimento di questi compiti non è dovuto al consigliere comunale alcun compenso; l’incarico può essere revocato in qualunque momento dal sindaco e, comunque, ha durata massima fino alla scadenza del mandato del sindaco
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