Lega Legnano e Accam: “La nostra posizione solo in presenza di risposte chiare dal sindaco Radice”
I leghisti definiscono il documento d’indirizzo portato in Consiglio Comunale "il solito atto da prima Repubblica, scritto in politichese, dove non si definiscono in modo puntuale e trasparente le intenzioni di chi amministra"
Sulla questione ACCAM, non hanno ancora capito le intenzioni di chi governa la nostra città e allora i leghisti formulano domande precise al sindaco Radice: “E’ d’accordo nel finanziare un intervento di rimessa in moto dell’impianto di incenerimento dei rifiuti con il ripristino della generazione di energia elettrica? È favorevole all’estensione delle attività al processo di smaltimento dei fanghi di depurazione delle acque?” . Sarà grazie a queste risposte “che indirizzeremo la nostra posizione ed il nostro voto”. Lega Salvini Premier Legnano che appare quanto meno decisa con un comunicato diffuso oggi in cui critica anche il documento d’indirizzo portato in Consiglio Comunale, definito “il solito atto da prima Repubblica, scritto in politichese, dove non si definiscono in modo puntuale e trasparente le intenzioni di chi amministra”.
Come spesso capita, quando la cosa è pubblica e contestualmente ci sono troppi galletti nel pollaio, si rischia di perdere delle opportunità, dedicando tempo ed energie ad un malsano scambio di accuse condito da approssimazione ed imbarazzante immobilismo.
Il futuro dell’attività di smaltimento dei rifiuti nell’altomilanese è appeso ad un filo. In questi ultimi giorni abbiamo letto di tutto ed il suo contrario. In queste poche righe intendiamo ulteriormente chiarire la nostra posizione.
Il documento d’indirizzo portato in Consiglio Comunale, testo che invitiamo tutti a leggere, è il solito atto da prima Repubblica, scritto in politichese, dove non si definiscono in modo puntuale e trasparente le intenzioni di chi amministra. Per di più la mozione presentata dal consigliere Brumana, accolta con entusiasmo dal PD, che modifica il testo in corsa, crea volutamente degli appigli utili in sede legale per chi vorrà impugnare qualunque tipo di decisione.
Noi siamo molto più espliciti e chiediamo al Sindaco poche e semplici risposte.
E’ d’accordo nel finanziare un intervento di rimessa in moto dell’impianto di incenerimento dei rifiuti con il ripristino della generazione di energia elettrica? È favorevole all’estensione delle attività al processo di smaltimento dei fanghi di depurazione delle acque?
Sarà grazie a queste risposte, se mai arriveranno, che indirizzeremo la nostra posizione ed il nostro voto. Perché sinceramente non abbiamo ancora capito le intenzioni di chi governa la nostra città.
È necessario andare oltre agli inflazionati termini quali “economia circolare” e “ciclo integrato dei rifiuti”. Parlare di “rifiuti zero” è utopistico, può essere uno stimolo a far sempre meglio, ma è necessario avere piena coscienza che purtroppo avremo sempre qualcosa da smaltire. Questi slogan, altisonanti ma molto generici devono trasformarsi in qualcosa di più concreto e calato sulla nostra situazione specifica per generare delle decisioni nel breve. Il Sindaco deve prendere posizione e comunicare in maniera esplicita cosa dobbiamo aspettarci di trovare tra cinque anni sulla strada per Borsano.
Per questo motivo ci siamo astenuti. Riteniamo che gli interessi dell’altomilanese e del basso varesotto si possano tutelare nel medio termine solo attraverso interventi mirati a diventare autonomi nello smaltimento dei propri rifiuti, questo per evitare di rimanere vittime della speculazione, della volatilità dei prezzi, per non essere ricattabili.
Crediamo che un sito come quello di Borsano, se ACCAM dovesse fallire, possa facilmente diventare preda di soggetti privati che avranno il profitto come unico obiettivo (ricordiamo che portare al fallimento, e quindi scogliere, l’azienda consortile non farebbe scomparire nel nulla l’inceneritore). Ci piacerebbe dimostrare che la pubblica amministrazione può gestire in modo efficiente e trasparente un processo di tale rilevanza.
Per noi l’unica soluzione razionale deve essere la continuità aziendale, garantendo i livelli occupazionali. Amga in questo contesto può assumere un ruolo strategico nel ciclo integrato dei rifiuti. Siamo di fronte ad una grande occasione per la nostra municipalizzata che già opera con competenza nell’ambito della raccolta, ha promosso la realizzazione di un impianto FORSU e potrebbe trarre ulteriori vantaggi in logica prospettica (anche ampliando le proprie linee di business che nel medio periodo rischiano di essere ulteriormente indebolite per via delle gare sulla distribuzione del gas).
Ribadiamo che le nostre obiezioni in merito alle azioni del Sindaco sono esclusivamente motivate dalla convinzione che chi governa deve esserne all’altezza e che quando si sbaglia bisogna chiedere scusa.
Un Sindaco deve essere chiaro, netto e deciso nelle proprie scelte, il continuo cambio di vedute e le frequenti giravolte, dimostrano come Radice sia succube dei partiti della maggioranza e ne subisca impassibile decisioni e litigi.
Restiamo convinti che la nostra città meriti qualcosa di meglio. Ad oggi non abbiamo registrato alcun segnale rassicurante, il tempo è galantuomo ma ci sono dei treni che passano una sola volta e bisogna farsi trovare pronti. Ci dispiacerebbe molto recriminare sulle occasioni perse.
Lega Legnano Salvini Premier
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.