Ballottaggio a Legnano, Brumana: “Turandomi il naso, ma voterò per Radice”
Il candidato sindaco del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, commenta amaramente la decisione del candidato del centrosinistra Lorenzo Radice di non fare apparentamenti con liste esterne
Il candidato sindaco del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, commenta amaramente la decisione del candidato del centrosinistra Lorenzo Radice di non fare apparentamenti con liste esterne: «Carolina Toia si è presentata nel segno di continuità con la giunta degli arresti. Ambiva esplicitamente al 51% al primo turno. La città che si era liberata dal malaffare della precedente giunta si è espressa chiaramente contro la coalizione di Toia attribuendole solo il 42% dei voti. La vittoria di un’alleanza a sostegno di Radice era a portata di mano perché i voti attribuiti a questa possibile coalizione sono stati superiori al 50%. Il Pd di Legnano tramite il suo segretario Ferrazzano in una intervista alla Prealpina ha però inaspettatamente posto fine a ogni speranza di accordo e addirittura si è vantato che la sua campagna elettorale aveva ignorato le vicende giudiziarie della precedente giunta. Radice contestualmente ha dichiarato la sua avversità a un’alleanza»
«Nel frattempo – prosegue Brumana – a Saronno, in una situazione simile, si è formata una coalizione tra il candidato del centro sinistra e quello di una lista civica. La decisione del Pd è stata assurda e consegnerà la città alla Lega perché Radice al primo turno ha preso solo il 31% dei voti ed e’ impensabile che in una settimana acquisisca un consenso elettorale aggiuntivo del 20%. Gli elettori delle liste che avrebbero potuto allearsi sono stati umiliati dal rifiuto di Radice e in gran parte non andranno a votare. Le dichiarazioni odierne di Radice certamente non li convinceranno. Non contengono alcun riferimento alla questione fondamentale della legalità e non espongono i motivi che potrebbero indurli a votare per un candidato ,che non avevano votato in precedenza. La retorica dell’accordo con i cittadini richiama il contratto con gli elettori di Berlusconi e non potrà lenire la ferita del rifiuto di un’alleanza. L’apparentamento era possibile e di facile attuazione. Non è stato voluto solamente perché Radice si è illuso di poter vincere da solo, facendosi prendere dall’euforia di essere arrivato secondo al primo turno elettorale, e perché vuole tutti i 14 consiglieri che spettano alla maggioranza senza dividerli con gli alleati. Vuole intorno a se’ solo persone accondiscendenti perché del suo partito o delle liste civiche da sempre ancelle del PD».
«In realtà finirà seduto sui banchi consiliari dell’opposizione. Ciò nonostante – conclude Brumana – in coerenza con il mio impegno nel comitato Legalità a Legnano, lo voterò, turandomi il naso come fece Montanelli, e spererò in un miracolo che eviti il ritorno al potere dei partiti che rivendicano la continuità con la giunta Fratus»
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