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Parchi gioco, ecco le proposte per le elezioni di Legnano

LegnanoNews ha raccolto le proposte per i parchi gioco cittadini dei candidati alle prossime elezioni amministrative di Legnano

parchi gioco legnano

Aree dismesse, impianti sportivi, servizi sociali, rilancio del tessuto produttivo, sicurezza. Sono tante le partite sulle quali si gioca il futuro di Legnano, città in cerca di risposte in vista delle prossime elezioni amministrative di settembre e, soprattutto, di un ritorno al “buon governo” dopo i mesi travagliati che si è appena messa alle spalle, tra pandemia e commissariamento. Spesso, anzi sempre, il “buon governo” però passa anche dalle piccole cose. Come i parchi gioco, sempre più spesso oggetto di critica da parte dei cittadini per il cattivo stato di manutenzione, per le foreste urbane in miniatura che li circondano e per le frequentazioni poco raccomandabili che li popolano dopo che i bimbi e le famiglie hanno abbandonato il campo per fare ritorno a casa. Così, complice anche il bando regionale che ha messo a disposizione dei comuni fondi per la realizzazione o l’adeguamento di parchi giochi inclusivi, LegnanoNews ha raccolto le proposte elettorali dei sette aspiranti primi cittadini di Legnano per le aree della città destinate ai più piccoli.

Dalla Sinistra arriva la proposta di patti di rigenerazione e di gestione condivisa dei beni comuni per coinvolgere attivamente i cittadini nella gestione dei parchi gioco. «Nel nostro programma uno dei punti qualificanti è la rigenerazione urbana in chiave ecologica – spiega l’aspirante prima cittadina, Lucia Bertolini -. Siamo per un consumo di suolo zero e per una vasta opera di rinaturalizzazione della città, che comprenda un piano di riforestazione in tutte le aree disponibili, comprese quelle  industriali dismesse che devono essere restituite alla città con finalità sociali, culturali, di avvio di nuove attività economiche ecocompatibili e, appunto, ambientali. In questo quadro riteniamo che vadano valorizzati e incrementati anche i parchi, piccoli e grandi, cittadini. Nel nostro programma abbiamo scritto che essi devono essere accessibili e sicuri per tutti i bambini. Perciò non possiamo che essere favorevoli a ogni progetto che vada nella direzione di rendere sempre più inclusivi tali spazi attrezzandoli in modo opportuno. Per quanto riguarda la cura dei parchi, riteniamo che, oltre alla doverosa attenzione ad una frequente pulizia e manutenzione da parte del comune, il coinvolgimento  e la partecipazione attiva dei cittadini siano fondamentali: pensiamo ai patti di rigenerazione e di gestione condivisa dei beni comuni, un’esperienza in corso in molti comuni grandi e piccoli, con ottimi risultati».

Punta sulla manutenzione Franco Brumana, candidato del Movimento dei Cittadini e di Legnano Cambia, che in vista della prossima chiamata alle urne è uno dei due rappresentanti dell’anima civica della città. Una manutenzione, però, da intendersi in senso più ampio della riparazione del singolo gioco che versa in magre condizioni. «Legnano in generale ha problemi enormi per quanto riguarda la piccola manutenzione degli arredi urbani, che manca nei parchi giochi ma come del resto anche nelle strade, nei marciapiedi, nelle panchine e un po’ in tutti i beni comunali – sottolinea Brumana -. Per questo siamo convinti che serva un intervento manutentivo generale, oltre ad essere assolutamente favorevoli ad ogni occasione che permetta di rendere i parchi gioco più inclusivi e in generale di incrementarne la presenza».

Parchi Gioco Legnano

Spinge per un progetto più ampio Franco Colombo, altro volto del civismo ai blocchi di partenza della corsa per la poltrona più alta di Palazzo Malinverni .«La possibilità di un bando che possa favorire la fruizione dei parchi pubblici e di gioco a un livello più inclusivo è certamente un’occasione da sfruttare – è la posizione dell’ex assessore alla cultura nella giunta Fratus -. Ricordiamo sempre, però, che il lavoro non si può limitare a questo. La messa in ordine del verde deve rientrare in un progetto più ampio. L’illuminazione e la sistemazione degli spazi aperti rientrano in un’ottica di più ampio respiro che riqualifichi i luoghi urbani per la socialità per sottrarli alla microcriminalità. Inoltre, il lavoro sull’inclusione non può limitarsi solamente ai parchi pubblici, ma necessita di un serio lavoro che prenda in esame tutto il ciclo di vita delle persone, dal percorso scolastico all’età adulta, tenendo sempre in considerazione anche il “Dopo di noi”. Senza perdere di vista che l’eredità che lasceremo alla nostra città si crea qui, ora».

Per il centrosinistra la parola chiave è inclusività: «Quella offerta dal bando regionale per il finanziamento di progetti per realizzare parchi gioco inclusivi è un’occasione che la città di Legnano deve cogliere – è il messaggio che arriva dal candidato Lorenzo Radice, che in questi mesi insieme al gruppo che lo supporta ha realizzato una mappatura dei 27 parchi cittadini con giochi -: se sarò eletto sindaco mi impegno fin d’ora a parteciparvi. La nostra idea di una Legnano senza barriere poggia sull’attenzione per i soggetti più fragili, come i bambini, le persone disabili e gli anziani, quindi sposa la necessità di rendere fruibili luoghi e dotazioni di un parco pubblico a tutti, anche a persone con limiti motori, sensoriali o con disturbi cognitivo-comportamentali. A Legnano, da qualche anno, sono stati posizionati nelle aree verdi pubbliche giochi inclusivi, ma l’impianto dei parchi è rimasto quello tradizionale, che a volte presenta difficoltà di accesso ai giochi stessi. Noi, sfruttando anche le risorse messe a disposizione dal bando, vogliamo provare a cambiare il paradigma: il parco pubblico deve essere concepito nella sua interezza per tutti, quindi anche per i bambini disabili e i loro accompagnatori».

Il Movimento 5 Stelle, invece, “dichiara guerra” ai vandali e punta sulle fototrappole per fermarli. «L’obiettivo regionale è dichiaratamente quello di promuovere l’inclusione e la socialità dei bambini, anche con disabilità fisiche o sensoriali e di sostenere il gioco all’aperto quale strumento di relazione e di benessere del bambino e di integrazione sociale per le famiglie – sottolinea il candidato, Simone Rigamonti -. Il Movimento 5 Stelle di Legnano è da sempre promotore di eguaglianza ed integrazione ed aderire a questo bando è dare esecuzione ad un nostro storico motto “Nessuno resti indietro”. Legnano non è solo Piazza San Magno e la ZTL! Abbiamo in programma di dare nuova vita al nostro territorio, e la sistemazione dei nostri parchi gioco dovrebbe essere la normalità non un punto programmatico da sbandierare! Non solo sistemare i parchi, é necessario monitorare anche che non vengano vandalizzati! Il Movimento 5 Stelle di Legnano ha fatto acquistare fototrappole per incastrare chi si comporta in modo incivile, sarà il momento di utilizzarle per preservare i giochi per i nostri bambini».

parchi gioco legnano

Europa Verde, invece, punta a spazi polivalenti, che possano attrarre contemporaneamente diverse fasce della popolazione. «La nostra idea – spiega l’aspirante primo cittadino, Alessandro Rogora – è che il tema del gioco torni un po’ a permeare la quotidianità come avveniva anni fa, quando non c’era un luogo deputato a giocare. La proposta è quella di sfruttare anche alcuni luoghi che non sono specificamente preposti al gioco, come l’isola pedonale nel centro cittadino o in via Venegoni, dove si possono immaginare giochi antichi come gioco dell’oca a terra, con commistione tra giovani, anziani e bambini per farne il cuore della socialità. Più che alla realizzazione di nuovi parchi, siamo propensi alla manutenzione di quelli esistenti, proprio nell’ottica di non avere una molteplicità di luoghi diversificati, ma spazi che in momenti diversi o anche in sovrapposizione possano essere utilizzati da diverse fasce sociali: questo per noi è l’unico modo di renderli veramente sicuri».

Sicurezza e coinvolgimento dei privati sono invece i capisaldi per i parchi gioco secondo il centrodestra.  Anche dalla coalizione che sostiene Carolina Toia pollice alzato per il bando, con la precisazione che «bisogna essere realistici e dire ai cittadini come stanno le cose – chiarisce la candidata, Carolina Toia, che proprio nell’ottica dell’inclusività intende procedere ad una mappatura delle criticità presenti in città per rimuovere le barriere architettoniche  -: non si potranno rimodulare tutti i parchi giochi della città, ma certamente si potrà avanzare una proposta che consenta di massimizzare l’impiego delle risorse disponibili». Per mettere mano alla situazione delle aree gioco cittadine, quindi, per l’ex consigliere regionale la ricetta è «operare la manutenzione straordinaria dei parchi e dei giardini con mezzi di bilancio per riqualificare il già esistente, approfittando anche degli oneri di urbanizzazione per coinvolgere i privati – quindi supportando e valorizzando anche iniziative promozionali di aziende che hanno a cuore la città – nel finanziare a scomputo nuove aree, con capillarità e diffusione su tutto il territorio cittadino: le periferie dovranno essere la nostra priorità». Poi la sicurezza: «Il Covid ci ha costretti in casa per qualche mese, ma ora che si sta lentamente tornando alla quotidianità, è chiaro che i problemi non sono stati risolti. Stiamo realizzando uno studio su come adeguare le strutture pubbliche alle varie normative e protocolli per tutelare la salute dei cittadini. Senza dimenticarci della sicurezza: chi va al parco, soprattutto anziani, mamme e bambini, non deve avere paura. Sarà fondamentale garantire la sicurezza ed il decoro di questi luoghi d’incontro, soprattutto in orario serale».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Agosto 2020
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