Volano gli stracci a Palazzo Molteni tra il sindaco Susanna Biondi e il suo predecessore Angelo Pirazzini. Al centro dello scontro il progetto Solter per una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11, quello delle ex Cave di Casorezzo, da anni "teatro" di una battaglia politica e giudiziaria tra amministrazioni e comitati da una parte, e l'azienda promotrice del progetto dall'altra.

Tutto parte dai social. La prima stoccata arriva da Pirazzini, che punta il dito contro quelle che definisce le «bugie del sindaco»: «Rinuncia (Biondi, ndr) alla sospensiva di procedimento delle cave, dimentica anche di sostenere il ricorso contro le cave mandandolo in nulla: a che gioco giochiamo?». 

[pubblicita]Polemiche «strumentali» secondo Biondi, sia per quanto riguarda la sospensiva («L'autorizzazione contro cui si ricorreva era stata dichiarata non efficace fino all'accettazione delle aree compensative, dunque non si poteva chiedere la sospensiva di un'autorizzazione di fatto già sospesa»), sia per quanto riguarda il ricorso («Pirazzini forse si riferisce al ricorso per il rispetto della convenzione del 2002: quello stesso ricorso, già da tempo, è stato ripresentato aggiungendo ulteriori motivi, dunque più efficace, e senza alcun costo aggiuntivo per il comune»).

Strumentali ma non da lasciar cadere nel vuoto, a allora la strada proposta dalla prima cittadina è quella del confronto pubblico. Detto, fatto: Pirazzini, che continua ad avere più di una perplessità sulle scelte dell'amministrazione, raccoglie "il guanto di sfida". Il confronto, insomma, ci sarà, anche se per ora ancora non c'è la data. E soprattutto non c'è ancora il nome del moderatore, destinato ad una serata tutta in salita.