Parabiago approva l'ultimo documento unico di programmazione dell'era Cucchi uno. Venerdì sera il consiglio comunale ha dato il via libera al DUP, atto che tratteggia le linee di indirizzo di un'amministrazione comunale per i tre anni a venire.

Come spiega il sindaco Raffaele Cucchi, la sua squadra ha cercato di dare un indirizzo netto fino al 2020, lasciando invece posizioni più neutre sugli anni seguenti. «Una scelta intrapresa – afferma il primo cittadino – in vista delle elezioni comunali della prossima primavera. Per il 2020 abbiamo inserito una serie di nostre attività già avviate, anche grazie alle variazioni di bilancio approvate che ci hanno permesso di anticipare alcuni lavori».

[pubblicita] Da parte dell'opposizione, presente con il centrosinistra, la votazione sul DUP è stata un'occasione per tirare le fila di questi cinque anni di governo Cucchi. E per la consigliera Alessadra Ghiani non ci sono dubbi: la maggioranza è bocciata.

«Intanto sia permesso congratularsi col primo cittadino per essere arrivato miracolosamente fino alla discussione di questo DUP di fine mandato – ha esordito ironica la consigliera di opposizione -. Ci è arrivato stando in bilico in una situazione politica grottesca, resistendo alle assenze dei propri consiglieri ai consigli comunali, ai voti contrari, alle seconde (talvolta terze) convocazioni, a impasse procedurali, alle dimissioni dei commissari nelle commissioni, alle dimissioni di due assessori di cui una alla vigilia della discussione di una mozione di sfiducia. Ha resistito  perfino all’elezione di un presidente del consiglio tra le fila delle opposizioni, non per fair play istituzionale ma per l’ammutinamento da parte dei suoi. Ovviamente i complimenti sono ironici signor sindaco perché con un minimo senso istituzionale e di responsabilità politica ci sarebbe stato da ritirarsi in buon ordine non una sola volta.  E invece no. Siamo qui a discutere circa il documento che dovrebbe dettare la linea politica dell’Ente e che dovrebbe essere poi applicato e messo in pratica dai suoi assessori. Peccato che a Parabiago difettino entrambi: da sempre la progettualità politica e da qualche tempo pure gli assessori».

«In un momento in cui vi è un’ampia disponibilità economica che potrebbe dare una svolta a Parabiago chi la amministra non è in grado di coglierne le opportunità» ha affermato Ghiani, portando tra gli altri l'esempio del progetto di riqualificazione della biblioteca, «evocata sin dal 2015» e di opere che, a detta del PD, saranno usate come «biglietti da visita da spendere in campagna elettorale».