La lista civica Bene Comune lancia l'appello per ricostituire il comitato anti discarica. L'appuntamento, aperto a tutti, da cittadini a istituzioni, da amministrazioni del territorio a forze politiche, da associazioni a organizzazioni sindacali e di categoria, è fissato per lunedì 28, alle 21, nel chiostro solidale dell'ex convento dei frati in piazza San Francesco D'Assisi 1.

«Hanno aspettato 23 anni. Anni in cui terre e rocce di scavo (provenienti da Pedemontana e non solo) sono andate a riempire decine di discariche, anche a pochi passi da noi, ad esclusione della cava Ecoceresc/ex Simec. Come mai? – si domandano le consigliere Piera Landoni e Roberta C'è -. L’autorizzazione alla VIA oggi richiesta da Ecoceresc riguarda il conferimento di più di 2 milioni di metri cubi di fanghi industriali. Immensamente più remunerativi delle terre di scavo e di tante altre tipologie di rifiuti. Per questo nuovo progetto Ecoceresc ha sottoposto la Valutazione d’Impatto Ambientale alla Città Metropolitana che ha il compito di applicare il Piano Rifiuti elaborato da Regione Lombardia e riteniamo che ci siano tutte le condizioni tecniche affinché Città Metropolitana opponga il diniego alla richiesta di Ecoceresc».

«Le amministrazioni comunali di Cerro e Rescaldina si sono già espresse per il "no" alla riapertura e in Parlamento è stata presentata un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente – ricordano le due consigliere cerresi di opposizione -. Tuttavia il silenzio di Regione Lombardia è assordante (ndr, proprio di oggi, venerdì 25, la visita dell'assessore regionale De Corato, che ha preso l'impegno di discuterne al Pirellone) e lo è ancora di più quello dell’Assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo che, insieme a Formigoni, è stato “suo malgrado” testimone del Protocollo d’Intesa che ha sancito la chiusura della discarica».