Nel giorno della Festa della Repubblica i vertici di CasaPound Italia arrivano a Cerro Maggiore. Il segretario nazionale del movimento di estrema destra Simone Di Stefano, insieme alla ex candidata goveratrice della Lombardia Angela De Rosa e al consigliere comunale di Ostia Luca Marsella, è sceso in piazza Aldo Moro per sostenere il candidato sindaco della lista Noi per Cerro Maggiore e Cantalupo Fabio Tomasoni. Ad attenderli, all'ombra dell'ex municipio, un centinaio di persone, tra magliette nere, tricolori e bandiere di CasaPound. E Di Stefano non ha dimenticato la polemica: l'accesso ai gradoni dell'ex municipio «ci è stato negato da delle transenne perchè forse non siamo degni di calpestare un posto che comunque, forse è bene ricordare, abbiamo costruito noi tanto tempo fa e mi sembra veramente un bel palazzo degno di nota».

«In questi anni abbiamo visto di tutto – l'intervento di Tomasoni -. A Cerro avevamo una classe politica che è stata schierata con la macelleria sociale del governo Renzi. Abbiamo pagato un conto salatissimo: aliquote fiscali asfissianti, parchi pubblici e interi quartieri abbandonati, flusso migratorio fuori controllo, spaccio. Lazzati, Landoni e Rossetti per anni sono stati insieme e oggi sono divisi su tutto. Oggi chiedono ai cittadini nuovo consenso ma in liste separate. E' necessaria una visione trasparente della cosa pubblica. Insieme possiamo farlo perché tutti i grandi cambiamenti sono semplici».

«E' inutile votare oggi alle amministrative di questo comune il centrodestra – l'arringa di Di Stefano -. Ma esiste ancora il centrodestra? Berlusconi sta all'opposizione. Non ha più un motivo oggi di esistere il centrodestra. Non c'è motivo di votarli qui. Così come i 5 Stelle: sul locale ha un valore diverso, perchè li conoscete i ragazzi del 5 Stelle di questo comune: non è di Maio, non c'è dietro esattamente la Casaleggio associati, non hanno la determinazione che ha un movimento politico come CasaPound».

Nel frattempo, a poche centinaia di metri da piazza Aldo Moro, al cimitero di Cerro Maggiore l'ANPI ha tenuto un presidio contro la presenza di CasaPound e in memoria dei partigiani di Cerro e Cantalupo. Presenti una quindicina di persone dalle ANPI di Cerro, Legnano, Rescaldina e San Vittore Olona. «Nel ricordo di questi caduti – l'appello dalla voce del presidente Ambrogio Proverbio – l'Anpi di Cerro Maggiore rinnova l'appello per il rispetto della Costituzione e della Democrazia».