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Migranti, Cucchi risponde al PD: “Demagogia”

Il sindaco di Parabiago contro il gruppo di opposizione. "Credo che il nostro no sia doveroso"... Migranti nell'Alto Milanese, Garavaglia: "Il nostro territorio ha già dato"

"Demagogico a chi?". Si potrebbe riassumere così la risposta del sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi al Partito Democratico. Al centro del dibattito a distanza tra primo cittadino e opposizione ancora la questione migranti e la mancata firma al protocollo da parte di Cucchi. Stando al nuovo bando della Prefettura la città della calzatura potrebbe ospitare fino a 34 persone. Il nuovo step nell'attuazione del documento, però, non andrebbe ad intaccare le agevolazioni previste per i Comuni che nei mesi scorsi hanno optato per la sottoscrizione: rimarrebbe infatti, per chi ha firmato, l'esclusione da eventuali bandi successivi al raggiungimento della quota del 50% dei richiedenti asilo da accogliere.

«Leggo con stupore le dichiarazioni dei ‘DEM’ parabiaghesi pubblicate sulla stampa locale di questi giorni, soprattutto alla luce di quanto sta emergendo dalle dichiarazioni di quei Sindaci che, avendo firmato il patto con il Prefetto, si sentono traditi perché trattati al pari dei Sindaci che non hanno firmato. In sostanza non c’è alcuna differenza di trattamento nell’aver sottoscritto o meno l’accordo, quindi perché il Pd Parabiaghese sostiene che “le amministrazioni che, a differenza della nostra, hanno firmato il protocollo saranno ricompensate dello sforzo di solidarietà e perciò accoglieranno la metà del numero previsto di migranti”? – si chiede Cucchi -. Ritengo, invece, che il nostro no sia doveroso nel rispetto dei nostri cittadini, perché il compito di un comune, e di noi amministratori, è quello di occuparci dei servizi, dei bisogni, del sostegno dei cittadini della nostra città, compresi coloro che sono immigrati qui da qualsiasi parte del mondo e che si sono integrati senza alzare la voce e sono nostri concittadini. Diversa è, invece, la situazione dei richiedenti asilo (sempre che lo siano davvero, dal momento in cui molti di loro si rivelano migranti economici) la cui competenza è in mano agli enti gestori (associazioni e/o cooperative sociali, ecc…) che ricevono dal governo 35 euro al giorno a persona per mettere in campo proprio quei progetti di accoglienza di cui parlano gli esponenti del PD locale».

«La verità – secondo il primo cittadino di Parabiago -, è che nessuno vuole accogliere i profughi perché i problemi legati alla gestione e alla sicurezza sono evidenti, negarlo è demagogico. Inoltre, questo modo di agire in tema di accoglienza, si sta dimostrando sempre più un pasticcio per l’incapacità del Governo di gestire direttamente la situazione chiedendo a noi sindaci di risolvere la questione. Secondo il PD parabiaghese, infatti, noi sindaci dovremmo risolvere la situazione nazionale suddividendoci fraternamente coloro che Prefetto e Associazioni non riescono a gestire… devo allora pensare che potrò legittimamente chiedere al Governo di dare una casa ai 120 nostri cittadini che sono in lista di attesa?».

«Credo che le dichiarazioni del PD siano solo demagogia e un tentativo politico per screditare il faticoso lavoro che stiamo facendo per evitare l’arrivo dei 34 migranti – conclude il sindaco -. Altrimenti dovrei pensare che, se Parabiago fosse stata amministrata dai ‘DEM’, non solo avrebbero firmato il protocollo del Prefetto, ma avrebbero anche spalancato le porte della nostra città offrendo progetti per l’accoglienza in nome del “Modello Milano” e di una “gestione sensata organizzata distribuendo le persone da ospitare in piccoli gruppi tra tutti i comuni. O forse no, visto che il sindaco di Cornaredo (centro sinistra), dopo aver firmato l’accordo, rassicura pubblicamente i propri cittadini (su Stataleforum) sul fatto che i migranti a Cornaredo non arriveranno. Che il PD si metta d’accordo con se stesso e non cambi idea a seconda del ruolo pubblico che ricopre, se amministra un comune o se siede all’opposizione: o si intende accogliere o si dice no! Altro che attaccare la Lega Nord che, al contrario, sul tema dell’immigrazione è sempre stata chiara e coerente».

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Pubblicato il 05 Settembre 2017
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