Mancato confronto, Canegrate Insieme risponde a Cambiamo Canegrate
Continua il botta e risposta tra le forze politiche in campo per le elezioni di domenica 11...
Continua il botta e risposta tra le forze politiche in campo per le elezioni di domenica 11. Canegrate Insieme, la lista di centrosinistra capitanata dal sindaco uscente Roberto Colombo, risponde al gruppo di centrodestra di Cambiamo Canegrate, che corre alle urne proponendo Diego Conti come sindaco.
Di seguito pubblichiamo il loro intervento.
Ieri abbiamo criticato la scelta del candidato Conti di sottrarsi al confronto accampando la scusa puerile dell’inadeguatezza della sala consiliare. Oggi, con un comunicato stampa sconcertante, Conti rivela le ragioni vere del suo rifiuto: la realtà supera la fantasia. Il problema non era il luogo: era il tempo! Lo dice chiaro:
Il 3 giugno (…) ci è stato comunicato di questo evento (…) È mai possibile che si debba avvisare di un evento così importante solo pochi giorni prima della data?
In realtà il 3 giugno si era solo detto che c’erano le condizioni per un confronto (una data libera, il 7 giugno; una possibile sede, l’aula consiliare; la stampa locale come garante d’imparzialità). Il confronto era quello a tre che (citiamo dal comunicato Conti) “dai tempi della videointervista rilasciata il 10 maggio… appoggio“.
Il signor Conti dunque, che si candida alla guida del Comune promettendo prontezza nel cogliere occasioni di finanziamenti europei e quotidiano ascolto dei cittadini canegratesi, lo stesso che desidera il confronto dal 10 maggio (!), quando la possibilità del confronto si fa concreta … si offende e se ne va perché avrebbe solo quattro giorni per prepararsi. Doveva fare il ritiro precampionato? Doveva cercare l’ispirazione in un monastero zen?
Pensate a un sindaco del genere, di fronte a un’emergenza…
“Sindaco! Dobbiamo organizzarci! Prevista nevicata eccezionale da mercoledì prossimo”.
“Eh no! Oggi è già sabato! Scorretta, questa nevicata! Io me ne vado!”
Il bizzarro tira e molla sulla sede del confronto era dunque una messinscena. Ci sembrava assurdo il rifiuto, anche dal punto di vista simbolico, dell’aula consiliare. Ci sembrava strano che un candidato rifiutasse l’occasione di entrare in contatto, grazie allo streaming, con tanti suoi concittadini. Ora sappiamo che la spiegazione era un’altra. Con buona pace degli altri due candidati e dell’emittente che pazientemente ha provato ad annodare i fili, il signor Conti ora lo dice chiaro: lui, già il 3 giugno, in cuor suo aveva deciso di non partecipare. Non aveva abbastanza tempo. Non è finita, Conti ne ha anche per LegnanoNews, dice che il confronto era “un appuntamento (…) da gestire interamente da professionisti super partes per garantire i necessari criteri di correttezza ed equità”. Che cosa pensa, signor Conti? Pensa che LegnanoNews sia un covo d’infidi seguaci degli altri due candidati? Si rilegga la nota con cui il direttore di LegnanoNews, ieri, ha spiegato il fallimento del confronto. La rilegga e apprezzi l’accortezza equanime, la circospezione gentile con la quale ha riferito i fatti evitando (con un capolavoro dialettico) di soffermarsi sulla sua sciagurata e unilaterale decisione.
I cittadini canegratesi, abituati alla tradizione del confronto e che, in tanti e di orientamenti diversi, lo hanno chiesto, possono però consolarsi. Il candidato Conti chiude così, lo citiamo giurando che è vero: c’è ancora tempo per un ultimo aperitivo e “… se non fosse possibile, contattaci: ci daremo appuntamento anche solo per un caffè”.
Sconcertante.
Canegrate Insieme
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