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“Croce Rossa in Centrale e in Duomo, uno spreco!”

La consigliera regionale Maria Teresa Baldini interroga il Presidente Roberto Maroni...

“Avete mai visto passeggiare per la Stazione Centrale, piazza Duomo o Parco Sempione delle persone con la divisa della Croce Rossa? Non sono fannulloni, ma dipendenti vittime del sistema che, con il D.L. 178/12 del Governo Monti ha avviato il processo di privatizzazione dello storico ente umanitario. Oggi si hanno due enti in contrasto e con grandi anomalie la Croce Rossa Italiana (pubblica composta da comitato centrale e comitati regionali) e dell’altra la Croce Rossa Onlus (privata composta da comitati provinciali e locali). Nella Croce Rossa Italiana, ente pubblico, per la metà del personale di decennale esperienza è stata creata la figura del ‘soccorritore di prossimità’ impiegata in zone nevralgiche della città di Milano con il compito di chiamare il 118 in caso di emergenza; l’altra metà è invece impiegata in centri diurni a svolgere mansioni per le quali non ha né preparazione né formazione” riassume così la consigliera regionale Fuxia People Maria Teresa Baldini i contenuti di un’interrogazione sulla questione occupazionale che, oltre che a sembrare vessatoria può avere ripercussioni sul soccorso in emergenza-urgenza e sulle vite dei cittadini per il mancato impiego di personale.

Baldini, che ha vissuto in prima persona un ritardo di 40 minuti di un’ambulanza colpita da sepsi e in pericolo di vita alcuni mesi fa ha avuto la risposta direttamente dal Presidente Roberto Maroni, assessore ad interim al ramo che ha sostenuto (sentito il Comitato Regionale) che il ruolo dei soccorritori di prossimità è quello di primo intervento sul paziente e, successivamente, in caso di necessità chiamare il 118 (come previsto dai protocolli sanitari).

“Non si tratta di pattugliamento, ma di soccorso adeguato” ha dichiarato in aula il Governatore. La consigliera ha rimarcato durante la seduta che si tratta di uno spreco di persone che potrebbero essere impiegate in altri ruoli e sottolinea che il Presidente del Comitato Regionale Croce Rossa Italiana Maurizio Gussoni (in una lettera dello scorso 12 marzo al sindacato USB CRI postata su Facebook) ha sostenuto tutt’altro. Nel documento si legge infatti: “nessuno, nonostante la propria certificazione 118, è titolato ad intervenire nonostante si trovasse al cospetto di un’emergenza. Il suo dovere, in ottemperanza alle norme è quello di allertare il 118”.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Settembre 2015
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