PALIO 2012: LE PAGELLE
Dall'analisi tecnica della corsa, promossi e bocciati - Massimiliano Roveda vince anche la gara dei pronostici tra i capitani...
Ormai è passato qualche giorno dalla "battaglia" di domenica, alcuni stanno ancora festeggiando, altri si leccano le ferite ed altri ancora stanno cercando di dimenticare le delusioni del Palio 2012 che rimarrà indissolubilmente legato a Silvano Mulas che ha creduto nel suo purosangue fin dall'inizio lasciando andar via la cavalla montata l'anno scorso, correndo sulla pista del Mari come solo lui sa fare. Il Palio 2012 è di Silvano Mulas che non ha sbagliato nulla né a cavallo e neanche a terra vincendo come solo un mese fa aveva vinto Dino Pes con lo stesso soggetto sulla pista dell'Etrea.
Quelle che seguono sono pagelle, commenti, che non vogliono essere né critiche né giudizi su quanto fatto dalle otto commissioni corsa ma il Palio per chi lo vive tutto l'anno è bello se viene commentato, discusso, analizzato ed anche inventato come si fa in tutti e otto i manieri, nelle piazze ed anche in qualche bar di Legnano appena si incontrano due contradaioli. Quello che vogliamo è dire la nostra su quanto visto domenica, ma non prima di aver fatto i complimenti a Capitan Roveda che, senza aver sulle spalle migliaia di km sull'A1 direzione Bologna per vedere le numerose corse di provincia, ha vinto un gran Palio, dopo un anno vissuto con grande umiltà e senza troppi proclami, fidandosi ed affidandosi al suo fantino che, in pochi anni, da ospite indesiderato perchè proveniente dall'ippodromo è ormai definitivamente entrato nell'Olimpo dei big di questo mondo.
Ma torniamo a noi, non si può non iniziare con SANT'AMBROGIO – voto 10 – Il purosangue domenica come anche un mese fa volava come sulla sabbia fino ad oggi nessuno aveva dimostrato di fare al terzo/quarto giro… per alcuni versi è riuscito a fare la differenza che faceva Domizia sull'erba. Di Silvano c'è poco da dire, ha vinto un Palio alla grande; quando spinge e frusta per far cambiare di passo il cavallo e tentare l'attacco a chi lo precede, non ce n'è per nessuno… nel modo di spingere è il più forte di tutti e domenica si è visto.
Altra Contrada che esce da questo Palio alla grande è SANT'ERASMO che ha sfiorato la tredicesima vittoria con una gran corsa di Gingillo che si è dovuto arrendere ad un'accoppiata che domenica era difficilmente battibile. Chi dopo la vittoria di Fucecchio si aspettava un Gingillo scarico ha sbagliato tutto; il fantino è un professionista vero e l'ha dimostrato anche nei due giorni di prove con la cura dei dettagli e la preparazione di tutti gli aspetti della corsa, con particolare attenzione alla mossa, situazione un po' delicata per il proprio soggetto. Per quanto riguarda la batteria diciamo che un piccolo errore alla fine del terzo giro l'ha commesso (anche se è stato però più veloce a rimediare) mentre in finale ha gestito le fasi della mossa come gli piace fare, col cavallo di traverso, quasi come se fosse di rincorsa, fiancando quando vedeva la rivale non a posto – voto 9.
LA FLORA – voto 7 derivante dalla media tra la batteria, comandata agilmente e la finale, in cui l'accoppiata rosso-blu non ha mai fatto urlare i propri contradaioli. Tra i grandi meriti di Alessio Corda la gestione della mossa in batteria, curando l'ingresso del fantino della rivale e la grinta con cui ha spinto nel primo rettilineo fino alla fine, resistendo al Murtas e lottando con i denti per tenere la testa della corsa e girare davanti alla curva del prato.
SAN DOMENICO – voto 6 – come per La Flora ottima gestione della batteria e finale senza acuti; giudizio un filo meno positivo perchè in tre mosse della finale (due false e quella valida) Gingillo, fantino della rivale, mette in difficoltà il fantino biancoverde entrando quando quest'ultimo non era perfettamente allineato. Dino Pes due volte è stato bravo a salvarsi, girando il muso del cavallo all'ultimo minuto, mentre la terza volta è partito ultimo con il fantino di Sant'Erasmo che girava davanti a tutti alla prima curva.
SAN MAGNO – voto 4 e ½ – come si sente dire nella Contrada del centro quella di domenica è stata una “delusione d'amore”… Ha stupito tutti la pessima prova di un soggetto che ha dato tanto ai rossobiancorossi: Aberrant domenica non c'era ed il non riuscire a partire in testa ha complicato ulteriormente la corsa.
SAN BERNARDINO – voto 4 e ½ – Luca Minisini prende in mano troppo presto nel primo rettilineo senza provare a spingere per difendere la propria posizione fino alla fine della retta, quindi interrompe troppe volte l'azione della cavalla anche se quest'ultima domenica non galoppava né come l'inglese né come il soggetto di San Domenico… o forse, avrebbe dovuto fare una corsa diversa, magari partendo in testa. Buona, invece, la gestione della mossa da parte del Dè.
SAN MARTINO – voto 4 e ½ – Dopo l'ennesimo anno vissuto sulle ali dell'entusiasmo un'altra eliminazione in batteria; Murtas fatica parecchio nelle fasi della mossa anche se in quella decisiva riesce a partire bene insieme alla rivale che, però, non riesce a coprire alla fine del rettilineo. Sebastiano Murtas domenica ha subito la maggior esperienza degli altri fantini anche quando, al momento della rimonta di Silvano, si è fatto passare quasi non sapendo cosa fare: se provare a pararlo allargandosi oppure stando allo steccato però dietro alla Flora.
LEGNARELLO – voto 3 e ½ – Troppe aspettative per una corsa così negativa… Il voto non può discostarsi troppo da quello indicato per troppi motivi: il cavallo ha finito la benzina troppo presto (forse una corsa in più avrebbe dovuto farla) ed anche il fantino, quando vanno così le cose, non è immune da colpe così come anche la Contrada qualcosa dovrebbe rivedere nella preparazione della corsa.
In conclusione ricordiamo un gioco avvenuto tra quattro Capitani (Barlocco, Roveda, Bondioli e Cristiani) che il 22 aprile hanno pronosticato batterie e finale del Palio 2012… vincitore del gioco, oltre che del Palio, è Massimiliano Roveda che ha azzeccato tre finalisti su quattro ed il nome della contrada vincitrice. A seguire Marco Barlocco, anch'egli con tre finaliste esatte su quattro (tradito proprio dalla sua San Magno), Alessandro Bondioli con due su quattro e Paolo Cristiani che delle finaliste aveva pronosticato solo Sant'Ambrogio.
RM
Galleria fotografica di LUIGI FRIGO
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