Un palio per Murtas e Pusceddu. I segnali di fumo provenienti da Siena fanno toccar ferro ai contradaioli di S.Martino e Legnarello, contrade comunque che non nascondono motivate ambizioni.

Le prove libere di stamane e quelle ufficiali di domani e sabato hanno dato motivo di conforto a tante commissioni corsa e ne daranno ancora, ma intanto già da più scuderie emerge un considerazione generale: questo sarà un palio difficile.

Non solo infatti S.Martino e Legnarello puntano con decisione al Crocione, ma che dire di S. Domenico (dove qualcuno, si mormora, avrebbe già previsto una vittoria per dispersione…), oppure di S.Erasmo (il successo di Giuseppe Zedde a Fucecchio ha gasato tutto l'ambiente). Entrambi, dice il chiacchierio paliesco, sono finiti in zona Vagliano, ma qui a Legnano spesso certi accordi di stampo senese non hanno trovato riscontri in pista proprio per l'originalità della nostra corsa, in cui le batterie rappresentano una componente… sorpresa.

S.Ambrogio, fin dalle prime corse della stagione, ha portato al canapo cavalli di indubbio affidamento. Mulas, da parte sua, garantisce esperienza in quantità industriale. Potrebbe davvero inserirsi d'autorità, come l'anno scorso, tra i partenti della finale.

Si dice anche di un accordo S.Bernardino e La Flora, contrade che qualcuno esclude dai maggiori pretendenti al successo per motivi legati al nuovo maniero (S.Bernardino) e per aver ormai la… pancia piena, dopo le quattro vittorie in sei anni (La Flora). Ma  chi vede fuori dai giochi sia biancorossi, che rossoblu, singifica che non conosce il Palio. Discorso che vale per lo stesso S.Magno, vincitore l'anno scorso, specie se confermerà davvero l'accoppiata Atzeni – Aberrant.

Intanto, godiamoci i preparativi di questo Palio. Oggi, verrà risistemato definitivamente lo steccato che in mattinata non appariva così ben allineato come doveva essere (non lo era a causa del passaggio del rullo), ma soprattutto verrà provato il mortaretto, novità assoluta del Palio 2012. Legnano, quindi, lascia la tradizionale campanella, che suonava in caso di mossa falsa, per dare spazio al più senese scoppio del mortaretto. Decisione giusitificata per motivi di sicurezza e per un richiamo sonoro di maggior impatto, specie per i fantini. Confezionato dalla Officina Romanò, il congegno è una scatola di 98 chilogrammi, nascosta tra gli addobbi floreali al centro del Campo. A richiederlo, per primi, i capitani, quindi il mossiere, Renato Bircolotti, convinto che non aver tra le mani la bandiera rossa con cui si accompagnava il suono della campanella possa agevolare la tranquillità operativa sul verrocchio.

m.tajé