In 800 alla cena della Vittoria
Via Milano invasa da contradaioli entusiasti - "Per accontentare tutti - ha svelato il gp Almici - abbiamo chiesto aiuto alla Flora...
Una intera strada, via Milano, stracolma di gente e di entusiasmo per la 13.a vittoria nel Palio.
Così, ieri sera, sabato 21, il popolo di Sant'Erasmo ha festeggiato il trionfo di domenica 1° giugno e la vittoria nel Memorial Luigi Favari. Oltre 800 i presenti alla cena, che hanno cantato e inneggiato ai fantini Giuseppe Zedde e Carlo Sanna.
Tra gli ospiti, i magistrati (Alberto Centinaio, Gianfranco Bononi e Romano Colombo), il cavaliere del Carroccio Mino Colombo, il presidente di Amga Nicola Giuliano, il prevosto mons. Angelo Cairati, il cappellano di contrada don Lodovico Garavaglia, il parroco di San Pietro don Sebastiano Del Tredici. In prima fila, in mezzo ad alcuni ospiti senesi, Silvano Vigni, diventato un po' il portafortuna delle contrade legnanesi. In serata, a salutare la reggenza anche l'on. Paolo Alli che fa una promessa: «Dobbiamo portare il Palio di Legnano a un livello nazionale di assoluto spessore».
In mezzo alla sua gente, il gran priore Mario Almici perde, ma solo per qualche secondo, la sua proverbiale calma, si fa trasportare dalla gioia e svela un segreto paliesco: «Stasera, siamo ben felici di rappresentare il mondo del Palio da vincitori. Guardate che spettacolo su questa strada! Siamo tantissimi. Siamo felicissimi. Ad un certo punto, per soddisfare tutte le richieste di chi voleva cenare con noi, abbiamo dovuto chiedere alcuni tavoli in prestito ad altre contrade. La Flora si è resa subito disponibile. Ci è costato un po' questo favore, ma ne è valsa la pena…». Ride e se ne va strafelice il gp biancoazzurro. Per lui, una concessione all'ironia, in un serata in cui (quasi) tutto è permesso ai vincitori.
Mentre l'immancabile Jody mostra una croce pettorale, omaggio di qualche… amico, con la scritta "Sei tu la nostra croce!", ecco poi un euforico capitano Francesco Taiana: «Una serata che non dimenticherò mai. L'amicizia, la vicinanza, l'affetto di tutta questa gente non può lasciarmi indifferente. Siamo davvero una contrada unica, compatta, felice. Lo siamo stati quando vincevano gli altri. Come non esserlo ancora di più adesso?».
marco tajé
Immagini di luigi frigo
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