Tante parole di affetto, qualche episodio divertente e l’idea che di donne così ce ne vorrebbero molte di più. Così, oggi in Basilica, è stata salutata cristianamente Renata Pedrinelli Romanò, straordinaria figura legnanese non solo per l’appartenenza al mondo contradaiolo con 24 anni di carica a Sant’Ambrogio come gran dama.

«Una donna buona, sincera e disponibile», così l’ha disegnata mons. Angelo Cairati, prevosto e decano di Legnano, in una omelia in cui ha ricordato quanto fosse profondo il senso di amicizia e di disponibilità di Renata che, nelle sue visite in parrocchia, «si ricordava sempre di portarmi un gustoso piatto della sua minestra».

Rappresentante di una famiglia che ha portato un continuo e costante contributo alla contrada gialloverde e al Palio, Renata è stata un istituzione a Sant’Ambrogio. Il pensiero finale del gran priore Ermenegildo Pizzo ha ben ricordato il suo impegno, la passione, la dedizione, ma anche la considerazione di tutto l’ambiente paliesco legnanese nei suoi confronti.

«Nn so come vadano queste cose, ma chissà che adesso Renata, accanto ad Ermano, non vi aiuti ancor più a vincere il Palio», l’augurio finale di “don Angelo” ai contradaioli, riprendendo il concetto secondo cui, “se il pensiero religioso non si accompagna all’umano, è scadente”.