Riceviamo e pubblichiamo:

Esperienze, aneddoti e prospettive di Palio s’intrecciano nei ricordi e nelle posizioni espresse dai Supremi Magistrati intervenuti sabato sera, al Salotto del Gran Priore organizzato dalla Contrada San Magno all’interno del proprio Maniero.

Guidati dal Gran Priore di Contrada Domenico Esposito, gli ex-sindaci Vitali Crespi e Cattaneo – insieme all’attuale Supremo Magistrato del Palio Centinaio – hanno sviluppato una serata d’intenso dibattito sul passato, sul presente e sul futuro del Palio.

Assenti d’eccezione, con l’abbraccio affettuoso del Gran Priore, Turri Cozzi e Croci Candiani.

Sotto gli occhi attenti del Gran Maestro Romano Colombo e del Cavaliere del Carroccio Mino Colombo – e con la partecipazione del Presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi – il pubblico intervenuto ha potuto conoscere e vivere i fatti clou e le emozioni di circa 30 anni di Palio. Palio che vive nei limiti imposti dalla pesante crisi che affligge tutta la società e si trova accodato a una serie di priorità d’intervento su scala comunale, secondo Centinaio.

Palio che dovrebbe parlare di sé e farsi conoscere dai cittadini, dai comuni limitrofi e ben oltre ma che deve aprire il proprio borsellino, sospirare e accontentarsi di raggiungere visibilità e notorietà limitate alle attuali possibilità di spesa – il pensiero di Romano Colombo, in linea con la posizione del Sindaco attuale.

Palio che è andato nel mondo – da Agrigento a New York. Palio come l’amore, che “non è bello se non è litigarello” – come ricordano Cattaneo e Centinaio – ma Palio fatto anche di divertimento e goliardia e che deve essere sempre “guidato dal buon senso”, secondo Crespi.

Palio di ieri, di oggi e di domani. Una rievocazione storica, un’occasione per far conoscere la città e le sue tradizioni, una macchina potente di volontariato, di relazioni e di coesione sociale. Un anello che tiene unite generazioni, all’insegna di amicizie e di un impegno costante e profuso.

Palio che merita di essere conosciuto e vissuto senza pregiudizi – ricorda Vitali con riferimento alla propria esperienza di Sindaco “lontano” dal mondo Palio all’inizio del proprio mandato. Una grande risorsa e “una grande fortuna”, come sottolinea il Cavaliere del Carroccio Mino Colombo.

La necessità è provare a coinvolgere il tessuto cittadino legnanese e a seguire, allargare la trama all’esterno – per cerchi concentrici, come sottolinea Cattaneo. Tra confronti e scontri, amicizie e chiarimenti, collaborazione e competizione, passato e futuro, costumi e corsa.

E aggiungiamo noi, l’esigenza di conoscere e sfruttare al meglio tutto il potenziale che può esprimere il Palio, che si fa innanzitutto in Contrada, è fatto dalle Contrade e possiede risorse che vanno ben oltre la “lotta” tra l’uno e l’altro maniero.

Con la consapevolezza che la congettura economica, i nuovi mezzi di comunicazione e tutte le moderne risorse sono tante potenziali crisi. E quindi, in linea con il pensiero di A. Einstein e di molti altri illuminati della storia o della filosofia cinese, tante potenziali opportunità.

Fatti, pensieri e qualche spunto di riflessione in vista del prossimo appuntamento con il Salotto del Gran Priore.

Comunque Palio, semplicemente Palio, sempre Palio.

Stefano Caironi