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Parliamo di Palio: il passato, ma anche il futuro

Serata didattica e di vivace confronto animato da Marco Ciapparelli...

La cronistoria dell'apparato organizzativo e regolamentare del Palio, dal 1932 ad oggi, ma anche una riflessione sul futuro. Maniero S.Bernardino "carico" l'altra sera di interessanti amarcord e di attuali confronti in un incontro gestito da Marco Ciapparelli, sempre animato da una straordinaria passione che l'ha portato a rivestire tutte le cariche contradaiole e dirigenziali, con la presenza del presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi, di diversi altri esponenti del mondo paliesco legnanese, come Norberto Albertalli, Pier Galimberti, Luciano Cassina e Felice Pastori, e degli attuali consiglieri del "Collegio" Tiziano Biaggi e Marco Barlocco.

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S.Bernardino - Parliamo di Palio - maggio 2015 4 di 13

La parte didattica ha ricordato i tanti passaggi avvenuti dagli anni Trenta a quelli odierni, attraverso modifiche regolamentari, innovazioni nelle cariche e negli enti organizzatori, cambi di denominazione.

Il confronto con il pubblico si è vivacizzato quando Ciapparelli ha posto l'attenzione al domani, domando e domandosi quale futuro ci sarà per il Collegio e quale per la Famiglia Legnanese? Un impegno da protagonisti oppure da partner passivi, come sembrano essere già adesso, dopo che il Comune ha deciso di assumere un ruolo primario?

"Se il Comune ci prevarica – ha commentato sul tema il relatore – significa che noi, contrade, Collegio e Famiglia non abbiamo capacità propositive. Noi abbiamo sempre auspicato, ad esempio, un Ufficio Palio com'è oggi quello attuale, una vera macchina da guerra, ma lo pensavamo gestito direttamente da nostri uomini, non da funzionari comunali".

"Un pericolo – sempre secondo Ciapparelli – si identifica nel Comitato Legnano 1176 e in una  possibile Fondazione, anticamera entrambi di un disimpegno del Comune nei confronti del Palio. Il vero riferimento per una nostra crescita organizzativa resta piuttosto il Comune di Siena e proprio dal Palio senese dovremmo imitare gli aspetti migliori, evitando altri scimmiottamenti superficiali e inutili".

Ma, per Marco Ciapparelli, il principio più importante per migliorarci risiede nell'aspetto culturale, artistico, storico della manifestazione: "Il Palio senza cultura è destinato a morire – la sua previsione – perchè solo gli eventi di spessore richiamano pubblico, sponsor, media. Il flop Exo e un modesto anniversario per i 60 del Collegio dovrebbero averci insegnato qualcosa. E non dimentichiamoci la necessità di una vera arena, quella già prevista da diversi progetti al Castello, per la sfilata e la corsa. Soltanto così, cultura più arena, assicureremo alla nostra festa un futuro sicuro e migliore".

Nel dibattito, in difesa dell'attuale organizzazione e gestione, le voci soprattutto di Gianfranco Bononi, Marco Barlocco e Tiziano Biaggi.

Insomma, se il Palio aveva bisogno di essere un po' animato a tre settimane dalla festa, alla quale arriviamo senza particolari "botti", ebbene Marco Ciapparelli c'è riuscito in pieno. Individuare poi solo aspetti critici o polemici nella serata sarebbe estremamente riduttivo e parziale. La parte storica e la passione per il mondo contradaiolo, infatti, sono state due "lezioni" da cui trarre indicazioni utili sia per il semplice contradaiolo e sia per chi dirige l'organizzazione.

marco tajé

Immagini di Dario Croci


Caro Direttore,
ho letto con attenzione e con piacere il tuo articolo e devo darti atto di aver colto correttamente il senso ed il messaggio. Unica precisazione e' quella circa il Comune che "ci prevarica": io sono sempre stato e sono uno strenuo sostenitore del ruolo inalienabile del Comune e dei suoi capaci, competenti ed appassionati funzionari e non penso affatto che ci debbano essere degli esterni al loro posto ; il problema e' di chi fa trasparire di sentirsi prevaricato senza capire che l' ufficio Palio  riempie uno spazio lasciato vuoto da chi non e' capace di essere propositivo con progetti validi e di livello tale da valorizzare veramente il Palio in un ambito non piu' locale. L' Ufficio Palio deve essere considerato un prezioso alleato e non una controparte, ma per far questo occorre avere argomenti e progetti validi!!!
Scusa l' intrusione ma mi sembra una precisazione doverosa.
Con affetto, apprezzamento per il Tuo prezioso ed appassionato lavoro ed un caloroso saluto.
Marco Ciapparelli

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Maggio 2015
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