L’investitura di Legnarello fa ripartire il Palio di Legnano: «È l’ora di mollare gli ormeggi»
Nella chiesa del Santo Redentore si è svolta la cerimonia dell'investitura religiosa della reggenza di Legnarello
L’emozione di tornare a incontrarsi, il rullo dei tamburi, il suono delle chiarine. I mantelli e la speranza di potere guardare tutti dritti verso un nuovo ritorno alla normalità, più uniti e forti di prima. L’investitura religiosa della contrada di Legnarello oggi, 7 febbraio, non e’ stata una semplice cerimonia di contrada ma un nuovo inizio, dopo un anno di eventi a distanza, per il Palio di Legnano.
«Quella di oggi è un’occasione per mettere al centro lo scatto in avanti», ha esortato il parroco del Redentore, Don Stefano Valsecchi, che nell’omelia ha invitato a munirsi di bontà, autocontrollo e cortesia, per vincere il generale imbarbarimento che ci sta mettendo uno contro l’altro: «L’impegno che ci vogliamo prendere è comune – ha detto il sacerdote – ed è quello di portare pace, speranza, e serenità, perchè è dando che si riceve».
Ed è dopo questo messaggio di pace che il gran priore Roberto Guidi, il capitano Stefano Cambrai, la castellana Francesca Bandera e lo scudiero Federico Nieddu hanno giurato, evidentemente emozionati, il loro impegno e la loro fedeltà ai colori giallorossi.
La cerimonia religiosa è stata l’occasione per consegnare anche il Premio della Bontà che in questa circostanza assumerà un significato ancora più importante. Infatti, il riconoscimento è stato dato ai volontari dell’accoglienza alle celebrazioni della parrocchia Santo Redentore e Santi Magi. Un gruppo di 50 fedeli rappresentati oggi da Eligio Bonfrate, Carlo Salmoiraghi, Paolo Cattaneo, Enrico Lobbiani, che ha ritirato il premio, e Mario Novati.
Incoraggiante il discorso del gran priore, Roberto Guidi: «Questa emergenza ci ha tolto molto, ma tutto questo ci ha fortificati. Vedere la chiesa imbandierata é la dimostrazione che nel rispetto dei protocolli si possono condividere le emozioni, che in questi mesi abbiamo imparato a vivere nelle piccole cose. Insieme alle reggenze abbiamo condiviso tanto e tutto per il bene della cittadinanza. È l’ora di mollare gli ormeggi e ripartire verso un arcobaleno con i colori dei nostri vessilli».
Sarà l’anno della ripartenza anche per il sindaco Lorenzo Radice, che per la prima volta dall’inizio del suo mandato ha indossato il mantello da supremo magistrato: «Purtroppo non possiamo dire con certezza che il Palio e la sfilata si faranno – ha detto il primo cittadino -. C’è una data possibile, ma il cuore del Palio non è la corsa e nemmeno la sfilata, il Palio siete voi, le contrade e le relazioni che create. Certamente questo é l’anno in cui i nostri cuori devono continuare a battere».
Dal gran maestro, Pippo La Rocca l’invito infine a considerare il Palio di Legnano un valore per tutta la città: «Ripartiamo oggi ma tutte le contrade non si sono mai fermate aiutando la città in questa emergenza. Il nostro non è un gioco, è un patrimonio, uno strumento per la città». Un messaggio ripreso anche dal cavalliere del carroccio, Riccardo Ciapparelli, che ha sottolineato il momento difficile che stiamo vivendo, e dal presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi: «Che sia questo un nuovo giorno per il nostro Palio».
Immagini e video a cura di Mario Mancuso
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