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Palio di Legnano

Dino Pes e Andrea Sanna, i due protagonisti del Palio di Siena che guarda al futuro con fiducia

Il fantino esperto, dimenticato per anni che trionfa sul tufo, e la giovane matricola sono i due volti di un Palio che torna ad essere un sogno per tutte le età

Palio siena foto Paolo Fieni

Eleonora Mainò, collaboratrice della Gazzetta di Siena, affronta per il nostro giornale il dopo Palio di Siena, analizzando soprattutto la prova dell’esperto ma poco considerato Dino Pes, vincitore della carriera d’agosto, e del giovane esordiente Andrea Sanna. I due protagonisti principali sul tufo senese.


Della vittoria di Dino Pes parleremo e scriveremo per molto tempo e questo è il primo strascico di una carriera che nessuno si aspettava (Foto Paolo Fieni)

Velluto è stato protagonista in questi anni di uno ostracismo vero e proprio, indotto in alcune situazioni e altre volte frutto di quel famoso refrain che molti di noi cronisti lamentiamo da tempo “la provincia non conta più niente”.

E Dino Pes quella provincia tanto e spesso snobbata dai piani alti del Palio più importante in questi anni l’ha percorsa in lungo e largo, dalle piazze più note a quelle più schiette con la stessa classe, con la stessa serietà. Ha vinto quando c’era da vincere, ha difeso quando c’era da difendere. In alcune piste, penso a Fucecchio, ad esempio vederlo correre è da sempre un piacere per gli occhi, elegante, composto, perfetto a cavallo.
Quando durante le interviste usciva fuori la domanda su Siena, piegava la testa, un mezzo sorriso con la faccia di chi nel frattempo alleva angloarabi, allena campioni delle regolari e fa il fantino ovunque.
Pochi fronzoli, poche parole.
Forse senza nemmeno troppe aspettative per quella conchiglia magica.

Quando arriva il giorno, quello del ritorno con abilità sa metterci dentro tutto in quella prestazione, sembra dire “non voglio nessun rimorso” e determinazione, anni di oblio e lavoro, attese svanite in telefonate non arrivate, un pane che a Siena gli è diventato negli anni duro molto più di sette croste esplodono nella prestazione del secolo.

Ma oltre a Velluto per quel gioco di contrasti che fa del Palio di Siena qualcosa di unico l’altro protagonista è Andrea Sanna, finalmente detto Virgola.
Di lui già le pagine di un libro, le immagini di un film ed i feedback dei palati più attenti ne facevano un predestinato.
La Selva, che fa ed è sempre la Selva, ci ha visto un attimo più lungo e una volta messo sotto la propria ala il ragazzo lo ha fatto esordire sul cavallo più esperto del lotto, mascherandogli la responsabilità sotto forma di assoluta sicurezza. Il suo sorriso mentre imposta San Martino sono un passo verso il futuro, con talento e quel pizzico di spensieratezza che è giusto che abbia e mantenga prima di entrare in un meccanismo che, a vedere i social, ha annoiato ormai molti.

Ecco i due volti di questa carriera, a dimostrare che il Palio, quando si gioca al Palio, è davvero un sogno per tutte le età e per tutti è la primavera della vita.

Eleonora Mainò

Redazione
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Pubblicato il 20 Agosto 2024
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