Dal 2001 ad oggi dietro le quinte a vegliare sulla salute dei cavalli del Palio di Legnano, in programma domani, 28 maggio, ci pensa la commissione veterinria. Oggi, è Daniele Dall’Allora l’attuale responsabile, che in questi anni ha lavorato gomito a gomito con l’indimenticato Alessandro Centinaio. Con 43 anni di esperienza sul fronte ippico, Dall’Allora ha girato per pali, ippodromi e gare nazionali e internazionali. «Il cavallo non può scegliere, ci vuole qualcuno che lo protegga e lo assista, questo è il nostro compito». Di questo ne è certo il medico veterinario.

In questi anni come è cambiato l’aspetto della corsa a Legnano?
«Siamo passati dalle drammatiche corse sull’erba, durante le quali i cavalli avevano i ramponi, scimitarre con i quali si ferivano durante la mossa, ad una pista in sabbia così sicura da evitare le rigidi selezioni che ci sono ad esempio al Palio di Siena, dove solo i cavalli mezzosangue con determinate caratteristiche possono correre».

Dunque, un cambiamento radicale da preservare e migliorare?
«Non si deve smettere di continuare a sviluppare ogni aspetto di questa realtà così da migliorarla. Dal mio punto di vista la differenza non la fa il cavallo ma la pista. Qui a Legnano il cavallo non scivola, non affonda. Non a caso in questi anni abbiamo registrato un solo infortunio, nemmeno grave».

L’attenzione è sempre aumentata, anche tra contrade e fantini?
«Certamente. Tanto è stato fatto in questi anni con Centinaio. Lo sanno tutti, sulla sicurezza non si discute. Con questa consapevolezza tutti cercano di fare la loro parte».

Quanto controllo esiste dietro le quinte di un Palio come quello di Legnano?
«Lo spettatore non si rende conto di quanta attenzione ci sia: la quota rischio c’è come in ogni situazione, ma è limitata. Prima di tutto i cavalli vengono sottoposti ad una accurata visita e ciò avviene solo nelle gare ippiche internazionali. Non a caso c’è una nuova legge, ancora da approvare, che impone visite medico sportive a inizio stagione».

Qual è il dispiego di forze in campo durante questi giorni palieschi?
«Notevole. Lo staff di emergenza urgenza comprende cinque persone e tre fanno parte della commissione veterinaria. La nostra attenzione grava sulla salute del cavallo: tuteliamo il suo benessere. Vegliamo durante la corsa e siamo pronti ad intervenire con l’horse ambulance».

Accanto ai veterinari ecco il Gruppo Canapo. Come ha spiegato il referente, Andrea Clerici, non ha solo il compito di «armare il canapo per la mossa». Questa squadra, composta per lo più da barbareschi, è un ulteriore “occhio” vigile capace di entrare in azione quando è necessario: «Tutti noi siamo formati anche per intervenire in caso di emergenza: il nostro compito è quello di dare supporto allo staff di emergenza e urgenza».