Al via il tour tra “I tesori del Palio di Legnano”: la prima tappa tra i monumenti simbolo
Oggi, 16 maggio, con partenza dalla stazione vi mostreremo il Monumento al Guerriero, la Basilica di San Magno e il Castello di San Giorgio
Alla scoperta del territorio delle otto contrade e dei suoi tesori, con LegnanoNews. Il nostro tour tra le bellezze della Città del Carroccio, in accompagnamento al Palio di Legnano, è iniziato dalla stazione per poi toccare tre monumenti “simbolo”: il Monumento al Guerriero, la Basilica di San Magno e il Castello di San Giorgio.
LA PARTENZA DALLA STAZIONE
La nostra turista “per caso” Martina è arrivata alla stazione di Legnano alle 9.30. E’ possibile raggiungere lo scalo ferroviario da Milano e da Varese con collegamenti ogni 15 minuti. Qui il sito di trenord In stazione è presente anche il servizio di car-sharing E-vai mentre a Legnano non è ancora attivo un servizio di bike-sharing.
IL MONUMENTO AL GUERRIERO
Dalla stazione abbiamo camminato pochi metri e ci siamo fermati in piazza Monumento, davanti al Monumento al Guerriero. Qui abbiamo incontrato lo scultore Nicola Gagliardi che negli anni ’90 portò la statua nel suo laboratorio a San Vittore Olona per il restauro.
Il suo creatore, Enrico Butti, posizionò la spada rivolta verso nord perché gli invasori arrivarono da nord. «Era un segnale per dire: “Noi siamo pronti a ricacciare l’invasore”». Il maestro ha, inoltre, approfittato per ricordare agli amministratori la necessità di continuare l’opera di “cura”, «perchè il lavoro di restauro è continuo».
Il primo Monumento al Guerriero, la cui realizzazione fu affidata allo scultore Egidio Pozzi, fu inaugurato il 29 maggio 1876: il basamento era decorato da quattro bassorilievi rappresentati provvisoriamente in disegno su carta e dedicati ad altrettanti momenti della battaglia tra Federico Barbarossa e i comuni, mentre lo zoccolo alla base raffigurava gli stemmi delle città della Lega Lombarda in mosaico. La statua, però, mancando il denaro per la fusione, rimane un modello di gesso – alcune fonti parlano di cartapesta colorata in bronzo -, e si sciolse con le piogge autunnali con la sola eccezione del basamento, che rimase al suo posto fino al 1896 per poi essere demolito.
Il 15 ottobre 1887, invece, quando il consiglio comunale di Legnano autorizzò una seconda sottoscrizione di offerte per completare il monumento, iniziò il percorso che porterà al Monumento al Guerriero che vediamo ancora oggi. A realizzarlo fu lo scultore Enrico Butti di Viggiù, che in una lettera indirizzata all’allora sindaco si disse “desideroso di dedicarsi all’erezione del monumento alla vittoria” senza nemmeno chiedere un compenso, limitandosi ad esigere il rimborso delle spese e promettendo di sottoporre il bozzetto all’esame di una commissione.
LA BASILICA DI SAN MAGNO
Dal Monumento al Guerriero ci siamo spostati in piazza San Magno, alla Basilica di San Magno, raggiungibile a piedi in pochi minuti passando per corso Italia. Sul percorso, in corso Magenta, davanti all’Urp troviamo il totem che indica il punto vendita dei biglietti del Palio con un qr code informativo. Ad attenderci davanti alla chiesa c’era la professoressa Maria Teresa Padoan che ci ha incantato con le sue spiegazioni.
All’interno della basilica, che risente delle influenze del Bramante, sono presenti affreschi realizzati tra il 1562 e il 1564 da Bernardino Lanino con la collaborazione di Giovan Martino Casa, una pala che risale al 1523 di Bernardino Luini e una realizzata nel XVI secolo dal Giampietrino. L’organo, realizzato nel 1542 è stato più volte modificato nel corso del XIX e del XX secolo.
I lavori per la costruzione della basilica di San Magno iniziarono nel 1504, per arrivare alla consacrazione il 15 dicembre 1529 e alla conclusione delle opere per la realizzazione della facciata nei primi decenni del ‘600. Poco prima dell’inizio della pandemia è stata avviata un’importante opera di restauro, terminata dopo un anno. Ancora oggi abbiamo incontrato una restauratrice impegnata a restaurare un affresco.
IL CASTELLO DI SAN GIORGIO
Dalla Basilica di San Magno abbiamo raggiunto a piedi in una decina di minuti il Castello di San Giorgio. Siamo passati dalla ciclopedonale che affianca via Gilardelli, da piazza Carroccio fino ad arrivare al Parco Castello, un’oasi verde in mezzo alla città dove consigliamo una sosta per una passeggiata o un momento di relax. Il Castello Visconteo si trova all’uscita del parco lungo viale Toselli.
Qui abbiamo trovato la guida del Palio, la professoressa Carla Marinoni che ci ha raccontato la storia del maniero, «casa di tutte le contrade» oggi anche sede museale, oltre che sede del Collegio dei Capitani. Al Castello è custodito anche il Trittico della Battaglia di Legnano di Gaetano Previati
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