In un clima poco natalizio, la Fondazione Palio di Legnano trova la sua natività
Il voto favorevole era stato preannunciato anche dalla opposizione nella precedente seduta, ma non è stato così semplice arrivarci
Parto particolarmente difficile per la Fondazione Palio di Legnano che è finalmente nata, scrivendo una pagina storica per la festa legnanese. Ma quanti interventi critici prima di una votazione in cui c’è stata unanimità nel voto favorevole, come previsto, con una, polemica, rinuncia al voto. Quella di Franco Brumana, sempre convinto della illegittimità della delibera (“il parere del segretario generale è infondato”, così il consigliere di opposizione ha di nuovo sottolineato il suo pensiero in materia).
Il voto favorevole era stato preannunciato anche dalla opposizione nella precedente seduta, ma non è stato così semplice arrivarci, complici soprattutto un emendamento presentato dallo stesso Brumana. Questo è stato bocciato dalla maggioranza che ha creato un primo scontro nel dibattitto, e quindi un intervento della consigliera Aurora De Lea, causa anche di una mozione d’ordine (poi ritirata) del consigliere Francesco Toia.
Dall’opposizione perplessità soprattutto per la sensazione di una Fondazione che nasce in maniera troppo frettolosa e superficiale, libera da qualsiasi controllo, in cui l’amministrazione comunale si limita a un ruolo di finanziatore. Ma tutti (tranne Brumana) hanno confermato il voto favorevole, «per dare un segnale di fiducia al mondo del Palio».
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