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Palio di Legnano

Fondazione Palio di Legnano in dirittura d’arrivo? Forse sì, forse no

Venerdì 26 nuova riunione della commissione, settimana prossima consiglio comunale con una serie di interrogazioni della Lega. Rino Franchi, già vice gran maestro del Collegio: "Noi avevamo ottenuto l'impegno perpetuo dal Comune. Adesso non c'è più"

Palio di Legnano

Fondazione Palio di Legnano in dirittura d’arrivo, almeno con la procedura burocratica che prevede venerdì 26 una nuova riunione della commissione, in cui sapremo la riposta del segretario comunale, dr.ssa Sandra D’Alessandro, al quesito posto da Franco Brumana circa una presenta illegittimità della delibera trasmessa ai consiglieri comunale, e quindi settimana prossima la seduta consiliare per la sua eventuale approvazione. Preannunciate alcune interrogazioni del gruppo Lega. Oggi, la novità è una lettera arrivata in redazione da parte di Rino Franchi, già vice gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade dal 2015 al 2017, e componente il gruppo che aveva elaborato la prima bozza della Fondazione.


Egregio Direttore,
pensavo di non avere più stimoli, avendo esaurito “la passione” per il Palio, invece i suoi tre articoli riguardanti la fantomatica situazione Fondazione hanno risvegliato un poco di interesse.
Mi ha particolarmente divertito il titolo del primo pezzo scritto da lei. Ha usato un termine marinaresco “avanti adagio”! Mah!! Sarei stato più d’accordo con lei su un “ferma tutto, indietro adagio”.
Vede caro Direttore, io cero ai tempi della prima stesura della bozza della Fondazione Palio. Su una“ nave” che batteva la stessa bandiera della maggioranza odierna.
Non si concluse nulla, in quanto la volontà di chi era al comando di Palazzo Malinverni era di sganciare il Comune dall’impegno Palio. La prova? La nascita di Legnano 1176! Io non conosco in quanti abbiano letto quello statuto, ma è la prova provata di quanto sto dicendo.
La giustificazione che Legnano 1176 fosse un soggetto, non giuridico, che sarebbe servito per snellire le procedure fu una bugia enorme! In Legnano 1176 c’era, e c’è, una convenzione che il Comune può rinnovare o no a suo piacimento.
Oggi sono stupito che i Signori Gran Priori e i Signori Capitani abbiamo approvato una bozza di statuto che è di fatto copia” abbellita” di Legnano 1176!
Chi rappresentava le Contrade, a quel tempo, aveva un mandato preciso. Quello di coinvolgere il Comune, in maniera perpetua, alla realizzazione del Palio. La nostra richiesta riguardava la modifica di un articolo dello Statuto Comunale dove si parla appunto di Palio.
Il grottesco è che parte dei componenti del direttivo del Collegio dei Capitani e delle Contrade, presenti ancora oggi, furono i più accaniti sostenitori di questa tesi, con richieste aggiuntive che non avevano ne capo ne coda. Un esempio? Pretendere un CDA con otto componenti per avere il “dominio” della maggioranza, un assurdo totale!
Ora va tutto bene? Perché? Perché, purtroppo, il Palio è diventato merce di scambio politico? Avevo una netta convinzione che se la politica avesse messo le “mani” sul Palio, sarebbe stato il preludio della fine. Non mi sono sbagliato vista la situazione che si sta creando. Noi avevamo ottenuto quello che era una volontà precisa delle Contrade, impegnare il Comune in perpetuo. Ora la volontà dell’attuale Amministrazione è di chiamarsi fuori. Può essere che sia rincretinito, ma quello che ho letto nei suoi articoli e avendo dato una occhiata di sfuggita allo statuto proposto, ho trovato solo la negazione di quanto le Contrade pretendevano.
Cambiare opinione non è certamente un reato, anzi pare essere una qualità! Ci sono Assessori che ne fanno molto uso. Nel primo articolo dichiarano “in fondo Il Palio interessa pochissimo i Legnanesi” dopo una settimana (o poco più) cambiano totalmente opinione: “il Palio e le Contrade sono una ricchezza per Legnano, non possiamo non tenerne conto”. Oggi una parte dell’opposizione (tra l’altro non riesco a capire se è opposizione o a favore) continua a cambiare rotta.
Fare una Fondazione per il Palio non è la Costituzione! Non servono geni particolari. Certo ci sono delle regole che vanno rispettate, procedure burocratiche che vengono applicate in maniera maniacale (leggi non voglia di prendersi responsabilità), un minimo di controllo. Ma ricordiamoci che si tratta di Palio, l’attenzione delle spese comunali dovrebbe andare in altre direzioni.
Abbiamo una città lasciata andare, marciapiedi pericolosi, strade da rifare, illuminazione insufficiente, sporcizia dappertutto anche in pieno centro…e la politica si ferma intestardita su un evento storico (con tutti i dubbi sulla veridicità) ma che comunque da unicità a Legnano.
Le Contrade sono un valore aggiunto per la città, chi non pensa così e fuori strada! Hanno investito denaro, tempo , passione, ed ora si lasciano infinocchiare dai frequentatori di Palazzo Malinverni. Aprano gli occhi, lascino perdere gli interessi personali, ricordatevi che la politica ha rovinato questo Paese. Qualcuno si scandalizzerà per queste considerazioni, facciano pure! Del resto, per il momento, l’Italia è ancora un Paese libero, pertanto ho il diritto di dire quello che penso!
MI fermo qui Egregio Direttore, rischierei di uscire dalle righe. Stiamo vivendo un mondo di folli! Non me ne fregherebbe assolutamente niente, visto che la strada che ho davanti non è molto lunga. Sono preoccupato per i miei nipoti, non riesco assolutamente ad immaginare che mondo dovranno affrontare.
La ringrazio per l’attenzione che mi riserverà, le anticipo gli auguri più belli per le prossime festività. Grazie ancora e la saluto con molta cordialità.
Rino Franchi

Redazione
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Pubblicato il 23 Novembre 2021
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