Il Palio di Legnano volta pagina e affida il suo futuro a una Fondazione
Tra certezze e perplessità il mondo contradaiolo corre verso una rivoluzione organizzativa del Palio. Intanto, Raffaele Bonito e Tiziano Biaggi unici candidati, rispettivamente come gran maestro e vice, verso l'elezione al Collegio dei capitani e delle contrade
Settimana paliesca fondamentale per il futuro del Palio di Legnano. In Collegio, lunedì 11, si è chiuso il termine della presentazione delle candidature a gran maestro per il biennio 2022-23. Notizie ufficiale non sono arrivate in redazione. Il chiacchierio contradaiolo indica una sola candidatura, quella di Raffale Bonito che si presenta con vice Tiziano Biaggi. Ieri sera, in Comitato Palio la presentazione ufficiale della bozza per la costituzione della Fondazione Palio di Legnano, il cui statuto sarà oggetto della prossima assemblea prevista in Collegio.
Il percorso verso una Fondazione per organizzare il Palio era stato particolarmente caldeggiato con l’amministrazione Fratus. Per varie vicissitudini sia politiche che sanitarie, il progetto si è arenato. Uno stop tornato però utile per rivedere l’intero progetto che oggi torna d’attualità, soprattutto dopo il Comitato Palio di ieri sera. La riunione ha dato un impulso notevole alla costituzione della Fondazione, osservata in maniera contraddittoria dallo stesso ambiente contradaiolo. Se, infatti, le attuali reggenze sembrano assolutamente indirizzate verso questa scelta rivoluzionaria, da vari esponenti che hanno rappresentato spesso quel mondo tanto apprezzato degli “uomini di Palio” vengono sollevati dubbi importanti specialmente sugli organi, compresa la loro composizione, destinati al funzionamento della Fondazione.
I tempi perchè la Fondazione riesca a gestire già il Palio 2022 sono stretti. L’amministrazione comunale, tuttavia, appare aver dato una accelerata importante. I prossimi passaggi sono imminenti e l’attesa più diretta, adesso, è indirizzata alle nomine di chi davvero dovrà prendere in mano il futuro del nostro Palio. Chi sarà il presidente? Chi il cavaliere del Carroccio? Già dalla conoscenza di questi nomi certezze o perplessità potranno trovare terreno fertile per alimentarsi.
Di seguito il comunicato diffuso dal Comune di Legnano.
È stato presentata ieri sera in Comitato Palio la bozza di statuto della Fondazione per la futura gestione della manifestazione cittadina.
La Fondazione sarà un Ente del Terzo Settore (ETS), una natura sociale che permette di acquisire personalità giuridica a condizioni certe e semplificate (una dotazione patrimoniale di 30mila euro), di godere, in prospettiva, di un regime fiscale agevolato e di essere maggiormente attrattivi nei confronti di potenziali partner, grazie alle agevolazioni riservate ai donatori. L’organizzazione del Palio soddisfa senz’altro le finalità di interesse generale individuate dal Codice del Terzo Settore – tra le altre, la gestione di attività culturali, artistiche o turistiche di interesse sociale e la valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio. In qualità di ETS, la Fondazione sarà un soggetto di diritto privato, partecipato ma non controllato dall’ente pubblico.
Soci fondatori saranno il Comune di Legnano, il Collegio dei Capitani e delle Contrade e l’Associazione Famiglia Legnanese. Si tratterà di una fondazione di partecipazione, istituto che prevede il possibile ingresso di Partecipanti, anche in un secondo momento, nella compagine fondativa. Sin dalla costituzione le otto contrade saranno riconosciute come Partecipanti Istituzionali, soggetti fondamentali del Palio. Potranno essere ammesse al rango di Sostenitori, in futuro, le persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, che si impegneranno a contribuire con risorse economiche, beni o servizi al patrimonio dell’ente.
Organi della Fondazione saranno: il Comitato di indirizzo, il Consiglio di amministrazione, il Cavaliere del Carroccio, l’Organo di controllo e l’Organo di revisione.
Il CdA sarà composto da cinque elementi: un presidente nominato dal sindaco, un membro nominato dal Collegio fra i suoi soci, uno dalla Famiglia Legnanese e due dal Comitato di indirizzo. Quest’ultimo sarà l’organo che garantirà la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e detterà le linee strategiche. Il Cavaliere del Carroccio rivestirà ancora il ruolo di coordinatore del Palio e delle attività della Fondazione. Il suo mandato avrà durata biennale, pari a tutti gli altri organi.
Dopo la presentazione nel Comitato Palio – che esprimerà parere consultivo nella prossima seduta – l’iter della costituenda Fondazione proseguirà nel consiglio comunale, previo passaggio in commissione, e in parallelo nell’assemblea dei soci del Collegio e nel Consiglio Direttivo dell’Associazione Famiglia Legnanese. Il percorso sarà completato dall’atto costitutivo della Fondazione Palio di Legnano ETS
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