Distanti ma ancora più uniti, La Flora: “Il Palio segnale di risveglio”
Continua il nostro viaggio nelle contrade segnate da mesi di chiusura e lontananza dai manieri
Prosegue il nostro viaggio, con il prezioso contributo di Serena Vicidomini, nelle contrade del Palio di Legnano in questa emergenza sanitaria che ha costretto i contradaioli a stare lontani dai manieri e a cercare nuove attività “a distanza” per recuperare una parte di quella socialità perduta, sempre nel rispetto delle normative covid.
Le reggenze delle contrade ci hanno presentato le iniziative svolte, come le cene delivery organizzate con ristoranti locali, incontri su zoom e la spesa solidale, per abbracciare la città e per ricordarle che la comunità è sempre pronta a sostenerla.
Dopo la contrada di San Magno è il momento della contrada La Flora che da subito, in questa pandemia, ha cominciato a valutare idee per coinvolgere i contradaioli. «Abbiamo organizzato una cena a domicilio con un ristorante della zona – ha dichiarato Fabio Molla, il gran priore della contrada Rosso-Blu – e abbiamo partecipato, come ormai facciamo da diversi anni, alla Spesa Solidale con Tigros».
Anche se non sono stati pochi gli ostacoli incontrati, da videoconferenze poco funzionali ad iniziative solidali inapplicabili: «Avevamo pensato di attuare un sistema di servizi per aiutare la comunità, come portare la spesa a casa a chi ha difficoltà a uscire, e c’è stata una grande disponibilità di volontari pronti a intervenire, ma abbiamo incontrato problemi logistici nel rispettare le norme di protezione covid».
Eppure, non ci si è dimenticati della contrada: «Nel periodo di riaperture estive siamo riusciti a fare alcuni incontri di persona ed è stato emozionante vedere quante persone hanno deciso di partecipare – ha ricordato Molla – Manca proprio trovarsi anche solo per prendere un caffè». La speranza è quella di poter tornare alla normalità e il Palio (riprogrammato per settembre) «potrebbe dare un segnale di risveglio da questa situazione».
Per ripartire ancora più uniti. Perchè, come ha scritto nel giornale di contrada, Davide, che a settembre avrebbe iniziato ad allenarsi per diventare tamburino, non sentire più i rumori del Palio é difficile, ma «l’attesa ci porterà al prossimo anno, in cui spero saremo felici e uniti più che mai, tornando a divertirci e stare insieme, chissà magari aspettando un nerbo alzato».
Cene delivery e dirette facebook, così la contrada San Magno ha accorciato le distanze
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