Dal Palio una spinta contro il pericolo dell’indifferenza
La celebrazione di una messa dedicata al mondo del Palio e a tutti i defunti della epidemia è stato l'unico momento delle cerimonie legate alla principale festa della città
La celebrazione di una messa dedicata al mondo del Palio e a tutti i defunti della epidemia è stata oggi, domenica 31 maggio, l’unico momento delle cerimonie legate alla principale festa della città. In Basilica, con la Croce accanto all’altare, magistrati, reggenze di contrada, past gran maestri e cavalieri del Carroccio, autorità civili e militari. Ottanta persone come impone il protocollo anticontagio, controllate all’ingresso dalle volontarie dell’associazione Il Sole nel cuore, e distanziate nei posti assegnati. La diretta streaming è stata seguita da quasi 4mila persone, segnale di profondo interesse
Monsignor Angelo Cairati, si è percepito chiaramente, aveva a cuore questo momento e l’ha manifestato con una omelia appassionata e carica di riflessioni. La principale è stata un appello al Palio perchè sappia agire contro il pericolo dell’indifferenza, intesa come il peccato più grave contro lo Spirito Santo: «Coraggio – l’invito del nostro prevosto – tutti insieme pensiamo al Palio dell’anno prossimo. Io so chi vincerà, ma non lo dico», la battuta finale di monsignore ripresa poi da Giuseppe La Rocca, gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade: «Anch’io so chi vincerà – ha affermato il rappresentante di tutto l’ambiente contradaiolo -, vinceremo tutti noi, uniti dalla passione per la nostra città».
«Questo Coronavirus è come una guerra – è invece il commento di Riccardo Olgiati, parlamentare legnanese – È una frase tra le più ricorrenti che si sente in TV e nel nostro piccolo noi legnanesi capiamo questo momento legandolo anche al nostro Palio. L’ultimo ostacolo che era riuscito a non far disputare l’evento più importante di Legnano era stato proprio la seconda guerra mondiale.
È stato un maggio stranamente silenzioso nelle contrade ed è davvero triste. Ed è un peccato soprattutto per tutto quello che c’è dietro al Palio, per il lavoro di centinaia di persone che per un anno intero lavorano per costruire una delle manifestazioni storiche più belle d’Italia.
La certezza è che la macchina non si fermerà, anzi sono certo che sfrutterà il tempo per rendere tutto ancora più magico grazie alla direzione all’entusiasmo del neo Gran Maestro Pippo La Rocca. Sarà per l’anno prossimo…e sarà ancora più bello! W il Palio di Legnano!».
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