In un palio straordinario, una carriera straodinaria con la vittoria di un cavallo scosso, quello della Tartuca, dopo una caduta al secondo Casato del suo fantino, Andrea Coghe, in testa in quella fase della corsa.
Mossa condizionata dalla rincorsa dell'Oca (Zedde) che aveva la rivale Torre (Carboni) in ottima posizione al canapo, e dal nono posto del favorito Nicchio (Atzeni). Dopo 40 minuti, giù il canapo. Cade la Civetta (Mari) al primo San Martino e poi la scivola di Coghe che trascina sul tufo la Chiocciola (Mannucci). I due cavalli scossi si trovano in testa da soli. Sembra quello della Chiocciola a spingere al galoppo il rivale della Tartuca che negli ultimi metri subisce la rimonta del Nicchio, ma vince ugualmente.
Mai viste tante cadute, coinvolti Mari, Carboni, Bartotelli, Pusceddu, Mannucci, Zedde, Sanna e lo stesso vincitore Coghe.

Lasciamo la conclusione alla bravissima collega senese Eleonora Mainò de Il Verrocchio e di Radio Siena TV

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È finito il Palio Straordinario, come nessuno poteva aspettarsi.

Ha vinto la Tartuca, con Andrea Coghe detto Tempesta e Remorex. È stato un Palio che per i primi due giri è semplice da analizzare, l'ultimo giro con il galoppo a tratti forte a tratti incerti di Remorex rimasto comunque in testa è di difficile lettura; Remorex sembra a monementi fermarsi, poi riprende a galoppare in una pista dove i cavalli scossi sono più di quelli montati e dove l' ultimo giro è davvero una scommessa, tra il destino e la logica. 

Rimangono a cavallo in pochi, pochissimi, uno solo; qualcuno cade in maniera eclatante, qualcuno di conseguenza, il secondo  San Martino ed il secondo Casato sono determinanti, tra sfortuna e coraggio si gioca il Palio dedicato al centenario della fine della prima guerra mondiale. I cavalli inesperti sicuramente hanno influenzato il Palio, a tratti questo  è sembrato uno di quei palii dei primi anni 90, la valutazione da fare sui cavalli, dall'ammissione al protocollo al lotto dei dieci senza dubbio è necessaria, merita tempo, merita una sinergia di tutte le componenti interessate e non deve riguardare la qualità. Remorex seppur al primo Palio aveva alle spalle sette tratte, e implicitamente i molti percorsi di addestramento e relative prove di notte, aveva corso ad Asti ad inizio settembre, non entrando in finale ma, come dire, nel suo background aveva comunque già un esperienza fuori da casa. È allenato da Massimo Columbu e ci ha stupiti tutti, Tempesta lo ha portato fino ad un certo punto con coraggio e senza improvvisazioni, con traiettorie ragionate, il suo contributo nell'arrivo vittorioso dello scosso è stato fondamentale. 

Quando però si parla di un Palio di scossi, perché questo è stato questo Palio straordinario, diventano poco giudicabili tutti. Merita la sufficienza Bartoletti finché è stato a cavallo,un ottimo voto  Mari finché il suo Techero non decide di andare a dritto ed ovviamente Tempesta, il Coghino. 
Ingiudicabili per più e diversi motivi Gingillo, Bighino, Brigante, Arri. 
Mannucci sembra ripetere un copione già visto. 
Carboni colto come era naturale in fallo in partenza non esce fuoritema come da programma  ed esegue il suo compito. Tittia pur con mille intoppi finisce la corsa a cavallo, Violenta non era pronta ancora, si è visto, ci aspettavamo molto da loro, hanno dato moltissimo ma non è stato sufficiente, qualche intoppo, qualche incertezza nel valutare le traiettorie poi con gli scossi davanti hanno lasciato all'accoppiata più attesa il secondo posto, che nel Palio pesa più dell'ultimo.

Eleonora Mainò

Video e foto di Matteo Garegnani