Oldrini: «Non ho dimenticato l’Arena al Castello»
Il gran maestro, dopo la tornata elettorale, è pronto a riaprire il dibattito con l'amministrazione sul progetto dell'Arena al Castello
Non è mai uscito dai pensieri di Alberto Oldrini il progetto dell'Arena al Castello. Certo, l'attuale gran maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade ha dovuto lasciare temporaneamente in
stand by l'idea: c'è stato il cambio di amministrazione, con la giunta che si è insediata nella sua completezza solo a fine luglio; ed è ancora aperta la corsa per il rinnovo della carica di gran maestro – per cui Oldrini è l'unico candidato – e del direttivo del Collegio. Ma dopo la tornata elettorale, se verrà riconfermato, l'attuale numero uno del Collegio ha tutte le intenzioni di "tornare alla carica".
«Dopo le elezioni – conferma Alberto Oldrini –, se sarò riconfermato, riapriremo il discorso relativo all'Arena al Castello: tornerò a bussare alla porta dell'amministrazione ed apriremo un confronto, un tavolo di lavoro. Anche perchè non si tratta semplicemente di un progetto limitato al mondo del Palio, ma di qualcosa che riguarda tutta la città. Condivido pienamente quello che ha dichiarato l'assessore Gianluca Alpoggio (qui il servizio): deve essere un'arena della città, non del Palio. Sin dall'inizio, infatti, abbiamo chiarito che il progetto è una proposta che il Palio avanza per la città, il che è ben diverso. Realizzarla solo per il Palio – continua il gran maestro – sarebbe riduttivo, la corsa potrebbe benissimo continuare a svolgersi allo stadio Mari, anche perchè l'obiettivo rimane quello di correre con i purosangue. L'input fondamentale, invece, è sempre quello dell'apertura alla città: l'arena, da questo punto di vista, può sicuramente rappresentare un ottimo volano, che permetterebbe di dar vita a situazioni che con il Palio non c'entrano nulla ma che poi potrebbero essergli ricollegate. Il mondo del Palio – conclude Oldrini – sembra chiuso perchè non lo si conosce, quando invece ci si avvicina si scopre che non è così: il nostro compito è quello di farlo capire. Certo, poi non nego che per noi disputare il Palio in questa location sarebbe un sogno, ma l'obiettivo vero è la multifunzionalità, il fare qualcosa per la città, per renderla viva».
Viva anche a livello economico, perchè intorno ad una struttura simile potrebbero muoversi anche delle interessanti opportunità di lavoro: «Certamente dall'Arena nascerebbero anche delle opportunità di indotto – spiega Alberto Oldrini –: quando si creano gli estremi per attirare migliaia di persone in città, aumenta il volume di lavoro anche per ristoranti, bar e alberghi».
Il capitolo "Arena al Castello", quindi, promette di tornare di attualità nei prossimi mesi, anche se orizzonti temporali, per ora, il gran maestro non ne fissa: «Chiaramente l'ideale sarebbe riuscire a realizzare il progetto durante il mio mandato, ma la cosa più importante sarebbe che l'Arena venga realizzata».
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