Il Palio 2016 si è concluso, finalmente, con il cielo (quasi) sereno. L'ultima cerimonia di rito, la traslazione della Croce nella chiesa di S.Martino, ha così potuto svolgersi senza alcun disagio, consentendo alla contrada biancoblu di festeggiare come era nel suo desiderio, lungo 13 anni. Tanti sono trascorsi dall'ultima vittoria. Un evento sempre suggestivo, carico di emotività e vissuto dalla città con partecipazione. Insomma, festa doveva essere e festa è stata. 

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Arrivederci al Palio 2017… noi ci saremo!

Il prossimo appuntamento contradaiolo è a fine giugno con la Festa al Castello, quando sabato 25 e domenica 26 il maniero visconteo si animerà con  eventi di vario genere.

Ore 19.45: La contrada percorre le strade del centro e attraverso corso Italia arriva a piazza Monumento. Sotto il Guerriero, trascinati dall'euforico capitano Antonio De Pascali una fermata obbligatoria. Canti contro la "nemica" la Flora e di nuovo in viaggio verso via 29 Maggio, per concludere la sfilata nella chiesetta di S.Martino. La festa ha inizio.

Ore 19.25: La cerimonia si conclude con un raggio di sole che illumina la Basilica. Segnale benaugurante per la prossima edizione, considerato il maltempo che ha rovinato diverse cerimonie e manifestazione in quest'ultimo Palio

La contrada esce dalla Piazza e i magistrati rientrano a Palazzo

Ore 19.20:  la reggenza biancoblu è uscita dalla Basilica con il Crocione

Insieme ai magistrati e a monsignor Angelo Cairati la reggenza biancoblu è entrata in Basilica

Il capitano Antonio De Pascali ha dato lettura della formula rituale per ottenere la Croce

Il gran priore Angela Franca Borrelli mostra il peso al popolo biancoblu

Il supremo magistrato consegna il peso, opera dello scultore Di Gennaro docente dell'Accademia di Brera

Ore 19.11: anche i magistrati sono entrati in piazza. Rullano i tamburi

I contradaioli cantano

Ore 19.08: ecco la contrada S.Martino sfilare con 50 figuranti che indossano i costumi storici. Manca tuttavia il fantino vincitore, Andrea Mari. 

Clicca qui per vedere il video della Traslazione della Croce

Inizia la cerimonia, risuonano clarine e tamburi

Ore 19: sta per entrare in piazza la contrada biancoblu

Mancano pochi minuti all'inizio della cerimonia

Ore 18.46: il supremo magistrato Alberto Centinaio ha firmato il documento che attesta la vittoria della contrada S.Martino

Presenti anche le Forze dell'Ordine per vegliare sulla sicurezza della manifestazione

Ore 18.36: sono arrivati in piazza magistrati e reggenze. Intanto i cerimonieri stanno ultimando i preparativi. E' l'ultima volta per il maestro d'armi Davide Fuschetto.

La Croce di Ariberto d'Intimiano è stata appena posizionata davanti all'altare

Ore 18.30: intorno alle 18.45 è prevista l'entrata in Piazza della sfilata. Poi verrà ufficializzato il verdetto della giuria con la consegna del peso alla contrada vincente

Al momento il tempo tiene ma alle prime gocce i cerimonieri sono pronti a spalancare le porte della Basilica. Si sa, i costumi non amano la pioggia

Ore 18: il gruppo cerimonieri guidato da Davide Fuschetto, è già operativo per preparare la cerimonia

Adesso tutti in Piazza per la Traslazione

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Clicca qui per l'intervento dei famigliari di Mezzenzana che ringraziano gli sbandieratori legnanesi. (ricordiamo che la manifestazione sarà raccontato in seguito con le foto di Luigi Frigo)

In attesa della cerimonia in Basilica ecco in anteprima l'esibizione del "Gruppo Sbandieratori e musici città di Legnano" in Piazza Redentore clicca qui per il video. Si tratta della seconda edizione del "Memorial Luigi Gigi Mezzenzana". Giovani provenienti da tutta Italia si sfideranno con bandiere a tamburi sino alle 20.

A distanza di 13 anni dall'ultima Vittoria, la Croce di Ariberto d'Intimiano, simbolo religioso del Palio di Legnano, fa ritorno nella chiesetta di S.Martino… segui dalle 19 la diretta testuale e video della Traslazione

Dalle 19 la diretta testuale e video dell'ultima cerimonia di rito del Palio 2016…

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Galleria fotografica a cura di Luigi Frigo

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L'arrivo vittorioso di Andrea Mari (S.Martino), davanti ad Antonio Siri (S.Ambrogio)