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Palio di Legnano

SFILA L’ORGOGLIO DI LEGNANO

E' il frutto di un lavoro durato tutto l'anno, la sintesi di una passione profonda, l'evento più seguito da tutta la comunità legnanese che porta nelle strade della città migliaia di spettatori...

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Palio 2013: la sfilata 4 di 20

E' il frutto di un lavoro durato tutto l'anno, la sintesi di una passione profonda, l'evento più seguito da tutta la comunità legnanese che porta nelle strade della città migliaia di spettatori. Stiamo parlando della sfilata delle contrade che come ogni anno porta per le vie di Legnano i bellissimi colori del Palio. E per non deludere le più severe aspettative, non potevano mancare anche quest'anno grandi novità.

Ad aprire il corteo 2013, i colori biancoblu di San Martino che ha concentrato il focus della sfilata sui temi della danza, della musica e dell'arte. Grandi protagoniste dunque le danzatrici che hanno animato tutta la carovana biancoblu, al centro della quale viene evidenziato il simbolo della contrada, Martino che porge il mantello al povero.

A seguire il cane bianco di San Domenico che si caratterizza invece per tematiche più "sociali", presentando il tema del gioco e dei popolani. Anche per i biancoverdi tante le novità come il vestito della Castellana e i due stendardi che chiudono il loro corteo, entrambi di nuova realizzazione.

Inconfondibile il ritmo dei tamburi che, insieme alle chiarine, ha preannunciato l'arrivo della Flora. Assoluta novità i frombolieri, inseriti quest'anno nel carosello. A completare il quadro di novità rossoblu, l'abito della dama a cavallo, caratterizzato da un particolare ricamo che si ispira al Cristo del Battistero di Firenze.

Forza e lavoro sono invece i temi portanti della sfilata che hanno orchestrato i contradaioli di Legnarello. A rappresentare la forza un folto gruppo di armati a piedi ed a cavallo che indossano abiti di pelle e maglia ferro propri dell’epoca; mentre per il lavoro sono state scelte le tre corporazioni dei Vinaioli, il Gruppo Pane ed i Tessutai, quest’ultimi caratterizzati dalla ricca coppia di mercanti ebrei, con la loro scorta e servitù, e dal tradizionale carretto.

Certamente più bellicosi i figuranti di San Bernardino che hanno enfatizzato con decisione il tema del trionfo delle armi. Nel corteo hanno infatti spadroneggiato la lancia, lo scudo e le insegne abbandonate sul campo di battaglia dallo sconfitto Barbarossa.

Non smentiscono la tradizionale eleganza e regalità, i vertici di San Magno, che hanno scelto di confermare gran parte del corteo caratterizzato dalla forte presenza della parte nobile e del clero. Vera chicca è la spada del capitano che risale alla prima edizione del Palio e che da allora viene tramandata di capitano in capitano.

E se inconfondibili sono i tamburi della Flora, altrettanto rappresentativi sono i rapaci di Sant'Erasmo, anche quest'anno presenti nel carosello biancoazzurro in tutto il proprio splendore. Splendore egregiamente ripreso dalla corona della Castellana, un vero gioiello tempestato di pietre preziose.

A chiudere la lunga e meravigliosa sfilata 2013, i vincitori della scorsa edizione, Sant'Ambrogio. Le consuete e curiose streghe si confondono con il corteo nuziale rappresentato da numerosi figuranti in preziosi abiti di tessuti pregiati. Immediatamente alle loro spalle si fa largo tra la folla il Carroccio, con l'immancabile compagnia della morte e il condottiero Alberto da Giussano.

AL CAMPO GIA' ESTRATTE LE BATTERIE

PRIMA: S. Erasmo, La Flora, S. Martino, Legnarello

SECONDA: S. Domenico, S. Bernardino, S. Ambrogio, San Magno

 a.marchesin – g.somazzi – v.arini

Redazione
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Pubblicato il 26 Maggio 2013
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