(m.t.) – Sant'Erasmo e Legnarello sono le due contrade finaliste del Palio 2013. Subito fuori dai giochi La Flora e San Martino. 

Dopo una mossa rapidissima, la corsa parte serrata con Sant'Erasmo e Legnarello in testa seguiti da La Flora e San Martino che si scambiano colpi proibiti. Nelle prime due posizioni i fantini Zedde e Mulas fanno un altro mestiere, mentre i due di coda perdono tempo in una lotta sfrenata. Per tutti e quattro i giri le posizioni rimangono invariate.

Tra La Flora e S.Martino la scaramuccia continua anche dietro le quinte dove le Forze dell'Ordine sono costrette ad intervenire per  stemperare gli animi. Nella confusa baruffa, che coinvolge anche lo staff, il fantino di San Martino Andrea Coghe finisce all'ospedale con il naso rotto.

L'episodio è gravissimo e induce il capitano di S.Martino, Antonio De Pascali, a entrare in campo e a rimuovere il gonfalone. Un gesto consigliato dalle stesse Forze dell'ordine. Via il vessillo, la contrada ha seguito il proprio capitano, evitando altri ravvicinati confronti con la contrada rivale. 

Alla fine De Pascali è un fiume in piena: "Non c'è alcuna giustificazione per quanto accaduto. Un fatto è la corsa. Un altro quello che è accaduto nei box. Il mio fantino ha subito una aggressione da parte di un capitano non reggente della Flora e da altri del suo gruppo. Io stesso, ad un certo punto, stavo per essere circondato da una ventina di contradaioli avversari arrivati lì chissà come. Soltanto l'intervento del capitano rossoblu Davide Bartesaghi ha evitato un'altra aggressione. Io dico che questo non è Palio. Questa è solo vigliaccheria. Stasera, io sono deciso a lasciare questo mondo che non mi appartiene proprio".

Ezio Vinco e Davide Bartesaghi, rispettivamente gran priore e capitano della Flora, mentre lasciano l'ospedale dopo aver fatto visita ad Andrea Coghe, tengono a precisare quanto segue: "Noi per primi abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza e lo facciamo anche in questo momento. Siamo amareggiati come tutti, ma vorremmo anche capire come possano nascere certe accuse quando nessuno di noi reggenti si trovava nella zona in cui sono avvenuti i fatti. Resta una considerazione, l'unico nostro non reggente presente e il suo staff si sono adoperati per evitare l'aggravarsi della situazione, non per alimentare tensioni".

Situazione tranquilla, così a tarda sera, il vice questore dr. Antonio D'Urso, definisce gli eventi al Campo: "Con una operazione chirurgica di Polizia – il suo commento – posso affermare che ogni motivo di tensione è stato annullato in brevissimo tempo".