Sabato mattina. Un banchetto per le elezioni comunali di domenica 11 giugno e i sostenitori che volantinano. A scatenare l'indignazione nella lista avversaria, però, è il luogo del volantinaggio: davanti alle scuole di via 25 aprile.

E' successo sabato 27, in occasione della feste delle scuole di Canegrate. A volantinare, la lista di centro destra Cambiamo Canegrate di Diego Conti. Canegrate Insieme, la lista di centrosinistra capitanata dall'attuale sindaco Roberto Colombo, bolla l'episodio come «vergognoso».

«Si è detto di evitare la politica (quindi anche le elezioni imminenti) e anche i saluti delle autorità, anche a rischio di ricevere critiche per la loro assenza, per rispetto e per evitare persino la propaganda occulta. D'altronde era la festa dei nostri ragazzi e la loro festa è sacra – commentano da Canegrate Insieme -. Oltre a riaffermare l'importanza di salvaguardare l'ambiente scolastico dalla propaganda politica, riteniamo vergognoso quanto accaduto. La correttezza​ ​è una virtù che dovrebbe appartenere a tutti gli schieramenti, soprattutto nella competizione politica in cui ci si candida ad amministrare il bene comune, ma evidentemente non tutti la pensano come noi.Siamo certi che i canegratesi ne abbiano preso preso atto e che l'11 giugno sapranno quale scelta fare».

Da parte sua, Diego Conti, candidato sindaco di Cambiamo Canegrate, risponde così: «Punti di vista diversi, atteggiamenti diversi, modi di porsi diversi. I nostri valori sono ascolto, comunicazione, rispetto e azione pratica – sostiene Conti –. I cittadini vogliono essere informati? Ecco che andiamo incontro a loro e alle famiglie, distribuendo volantini informativi sulla Canegrate in cui vorremmo vivere, consegnati esclusivamente ai genitori, al di fuori dell’ambiente scolastico, dopo aver ottenuto, senza problemi, la regolare autorizzazione. I genitori si recano a scuola, al supermercato, in stazione o in Chiesa? E noi cerchiamo di esserci per incontrarli, per dialogare con loro, per costruire insieme un futuro. Le altre liste hanno scelto di picchiare i piedi pubblicamente e di utilizzare toni e linguaggi poco rispettosi nei nostri confronti? È una loro libera scelta, che non apprezziamo. Noi abbiamo scelto di rendere le persone di Canegrate consapevoli che un’alternativa esiste, di lasciarli liberi di scegliere in quale paese vorranno vivere e da chi vorranno essere rappresentati. Sono liberi di scegliere in quali comportamenti si identificano, coscienti che ognuno di noi ha un’opinione diversa, ma che l’una non è necessariamente migliore dell’altra. Ci sono delle opinioni che sono sicuramente più condivise di altre e l’11 giugno vedremo quale sarà tra le tre che si propongono a Canegrate».