Terremoto, Rescaldina consegna le chiavi ad Amandola
Una delegazione del Comune marchigiano in visita - I fondi serviranno per riaprire il Museo del Paesaggio...
La voglia inarrestabile di andare avanti, di essere più forti delle scosse di terremoto, di lavorare «a testa bassa» per ricostruire subito, lì dov'era, il paese che li ha visti nascere e crescere. Non esiste la parola "resa" nel vocabolario degli abitanti di Amandola, una perla incastonata tra i Monti Sibillini nelle Marche colpita duramente dagli sciami sismici e dalle abbondandanti nevicate dei mesi scorsi. Amandola vuole ripartire dalla cultura e dalle sue bellezze. E potrà farlo anche grazie agli aiuti arrivati dai Comuni del Legnanese: 54mila euro che serviranno per riaprire il Museo del Paesaggio. «Per noi questo è un passo importante perchè non è solo la riapertura di un museo – ha spiegato oggi, sabato 4, il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli in visita nel Legnanese -. Per noi è un'importante simbolo di rinascita. In questo momento c'è bisogno di forti segnali psicologici positivi per la nostra gente».
LA CONSEGNA DELLE CHIAVI DI RESCALDINA. L'incontro di oggi si è chiuso con la consegna delle chiavi di Rescaldina al sindaco di Amandola (vedi video). Un gesto simbolico per stringere ancora di più il legame che ormai lega i due territori. «Ormai siamo una famiglia e vogliamo che la comunità di Amandola qui si senta a casa» ha affermato il primo cittadino rescaldinese Michele Cattaneo.
PERCHE' AMANDOLA? Il Legnanese ha deciso di "adottare" Amandola perchè nelle nostre zone vivono diverse persone originarie del posto. Ma non solo. «Di Amandola ci è piaciuto il desiderio di andare subito oltre il terremoto – ha raccontato Cattaneo, padrone di casa durante la conferenza stampa di oggi insieme ai primi cittadini di San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Busto Garolfo, Canegrate e Villa Cortese -. Come ci hanno raccontato i nostri amici di Amandola, "a volte le energie migliori si depositano sul fondo e serve una bella scossa per farle riemergere". Ecco, è proprio questo spirito propositivo, anche nella tragedia, che ci ha fatto scegliere Amandola».
LE PAROLE DEL SINDACO DI AMANDOLA. «Un ringraziamento di cuore a tutti voi per il grande affetto e per la solidarietà che continuate a dimostrarci» ha esordito Marinangeli. Amandola da agosto ha subito numerossisime scosse di terremoto e la nevicata di gennaio ha fatto raggiungere i 2 metri di neve in paese e i 3 al di fuori, lasciando il paese senza energia elettrica per 6 giorni. L'affetto del Legnanese è arrivato anche in quelle ore drammatiche. E il sindaco Marinangeli non lo dimentica: «Tutti i sindaci di questa zona hanno avuto un pensiero sincero per noi in quei momenti, tutti si sono accertati di come stavamo. E' stato bello ricevere tutta quella solidarietà e affetto». Il lavoro di ricostruzione è ancora lungo e si tratta di una «lotta contro la natura e contro la burocrazia, che inizialmente è stata maligna rallentando di molto i nostri progetti per ripartire». Dai primi giorni di febbraio si sta cercando di riaprire gradualmente la zona rossa, per far tornare le persone nel centro storico, per Pasqua sarà possibile visitare le 52 opere d'arte della città, entro l'estate si riaprirà una Chiesa e l'ostello della gioventù. Piccoli passi graduali verso l'obbiettivo finale: far rivivere Amandola.
Per conoscere tutti gli appuntamenti della visita di questi giorni della delegazione di Amandola nel Legnanese e dove è possibile contribuire, clicca qui.
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